True Detective 4: il direttore della fotografia racconta le sfide delle riprese nel labirinto di ghiaccio

Il direttore della fotografia di True Detective 4 racconta le sfide delle riprese nel labirinto di ghiaccio

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Spoiler Alert

Nel sesto episodio di True Detective 4 (True Detective: Night Country) gli agenti di polizia Liz Danvers (Jodie Foster) e Evangeline Navarro (Kali Reis) si trovano all'ingresso di una grotta ghiacciata. Dopo aver raggiunto un vicolo cieco, Liz decide di tornare indietro, ma le due finiscono per cadere nei livelli inferiori della grotta. In un'intervista con Variety, il direttore della fotografia Florian Hoffmeister ha raccontato le sfide delle riprese del passaggio in questione.

"Il labirinto di ghiaccio funziona davvero. Non si ha idea di dove stiano andando. Era evidente che questa serie sarebbe stata incentrata sull'illuminazione", spiega. Il suo obiettivo era infatti rendere il percorso delle due donne attraverso le caverne abbastanza lungo e confuso, in modo che la rivelazione su dove vanno a finire non venisse mai messa in discussione. "Dovevamo fare in modo che la stazione fosse abbastanza lontana da non permettere al pubblico di capire dove stanno andando prima di scendere nel mondo dei tunnel di ghiaccio".

Il set era composto da tre parti diverse. Una era l'ingresso, un'altra era la zona intermedia del percorso e infine c'era la grotta ghiacciata che conduceva alla stazione. L'illuminazione dei tunnel ha rappresentato una notevole sfida tecnica: non poteva esserci un bagliore perché si è sottoterra in piena notte. I tunnel di ghiaccio dovevano essere privi di luce e non poteva dunque mettere lì i personaggi con i fari [He couldn’t just put them in there with flashlights]. Spiega Hoffmeister:

Questo poteva essere un approccio legittimo dal punto di vista della fotografia e della narrazione visiva, ma in questo modo si sarebbe completamente perso il senso delle dimensioni del luogo che favorisce la sensazione di smarrimento. Abbiamo dovuto trovare uno schema di illuminazione che permettesse al pubblico di percepire le dimensioni, pur mantenendo l'illusione che fosse completamente buio.

Una volta ottenuto questo risultato, si doveva tenere sotto controllo i fari. “Se erano nell'angolazione sbagliata, avrebbero creato un bagliore nell'obiettivo della macchina da presa e gli attori sarebbero scomparsi”. L'altra sfida riguardava come muovere le cineprese in quello spazio: "Eravamo decisi a non usare la macchina a mano perché sarebbe sembrato che fosse presente un'altra persona. Così gli operatori islandesi hanno costruito un piccolo carrello a due ruote". Su quest'ultimo, la troupe ha montato una camera con una testa stabilizzata che ha potuto trainare in giro. “C'erano un paio di sezioni in cui si potevano togliere le pareti e passare attraverso".

Potete trovare tutti i contenuti legati alla serie nella nostra scheda.

Cosa ne pensate della scena nel labirinto di ghiaccio presente in True Detective 4? Lasciate un commento!

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FONTE:Variety

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