Tre registi per Cloud Atlas?

Natalie Portman rivela che a girare Cluod Atlas, adattamento del romanzo di David Mitchell, dovrebbero essere sia i fratelli Wachowski che il regista Tom Tykwer. L'attrice non avrà un ruolo di rilievo nel film...

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Fonte:Indiewire

A novembre vi avevamo parlato della possibilità che i fratelli Wachowski dirigano Cloud Atlas, adattamento del romanzo di David Mitchell, che in un primo momento sembrava dovesse essere diretto dal regista tedesco Tom Tykwer (The International, Profumo - Storia di un assassino).

Adesso è Natalie Portman a fare un po' di chiarezza sulla questione. In un'intervista, non ancora pubblicata, con Entertainment Weekly l'attrice ha dichiarato che il film sarà diretto da tutti e tre i registi:

Non so cosa sta succedendo con il finanziamento del budget. Ho letto Cloud Atlas durante le riprese di V per Vendetta e l'ho portato ai Wachowski e Tom Tykwer [che in quel periodo girò con lei un corto di Paris Je T'aime]. Gireranno il film insieme: tutti e tre. Se si farà, avrò una parte, ma probabilmente niente di importante.

Queste parole fanno intendere che non ci sia ancora una data ufficiale per le riprese, nonostante Halle Berry avesse indicato l'estate 2011 come inizio della produzione.

Cloud Atlas, che ha sei protagonisti, ricopre un arco di tempo di migliaia di anni e attinge a linguaggi e generi letterari differenti: gli attori legati a questo progetto sono Natalie Portman, Halle Berry, Tom Hanks e i rumoreggiati Ian McKellen e James McAvoy.

Ecco la trama del libro, come riportata sulla quarta di copertina dell'edizione italiana pubblicata da Sperling & Kupfer/Frassinelli con il titolo L'atlante delle nuvole:

Il diario di un notaio americano di metà Ottocento, giunto sull'isola di Chatham, nel Pacifico, per assistere ai devastanti effetti del colonialismo. L'epistolario di un giovane musicista nel Belgio tra le due guerre mondiali che, talentuoso ma senza un soldo, mette in atto un diabolico piano per intrufolarsi nella magione di un celebre compositore e carpire non solo le sue intuizioni musicali ma anche le grazie della moglie e della figlia. L'odissea di un'intrepida giornalista che si trova in mano la scottante denuncia di uno scienziato contrario a un catastrofico progetto nucleare e quindi ucciso su commissione dalla propria azienda. Le vicissitudini rocambolesche di un editore inglese in fuga dai creditori nella Londra anni Ottanta. Il testamento di un clone schiavizzato in una sorta di McDonald's della Corea futuristica. L'alba del nuovo mondo all'indomani dell'apocalisse... Sei diverse storie, collocate in tempi e spazi diversi, che allacciano tra loro una stupefacente rete di rimandi, echi, collegamenti. Ciascuna narrazione s'interrompe, a effetto, per poi ricominciare e ricongiungersi in un'architettura narrativa sontuosa. Attingendo a linguaggi e a generi letterari differenti, Mitchell sorprende ancora una volta il lettore, spingendolo a riflettere, in un ardito gioco, sul fluire incessante, mutevole e ciclico della vita, impossibile da fissare, come il corso infinito delle nuvole.

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