Train to Busan: il regista del remake risponde alle polemiche nate su Twitter nel fine settimana
Twitter si è accorto con qualche mese di ritardo che Train to busan verrà sottoposto a remake, parla il regista del progetto...
Sono stati tanti i frequentatori e le frequentatrici del social network ad esprimere la propria contrarietà in merito e, fra i tanti cinguettii, possiamo trovarne anche qualcuno appartenente a degli user decisamente molto noti su Twitter e Twitch come Joey the Anime Man e Sharla:
Hey Hollywood, here’s an idea…
— Joey Bizinger (@TheAn1meMan) August 29, 2021
Don’t. https://t.co/l1OXadByCC
OR here’s an idea - watch the original??? Stop ruining amazing movies with shitty remakes because people whine about having to read subtitles. https://t.co/mzMCvZGbOF
— Sharla✨ (@heyitssharla) August 29, 2021
La cosa è finita per avere così tanta eco da portare il regista del film, Timo Tjahjanto, a intervenire, sempre su Twitter, per dire la sua:
Quando le tue menzioni su Twitter crescono all'improvviso e ha più a che fare col remake di Train to Busan.
Impiegando le testuali parole di James Wan:"Timo, dobbiamo elevarci ben oltre le aspettative di tutti, proprio come altri grandi remake come The Ring o L'alba dei morti viventi".
Chi sono io per deludere il mio capo?Non c'è neanche bisogno di aggiungere che James è il mio eroe dai giorni del college. In quanto ragazzino del sud est asiatico proveniente da una famiglia della classe media che non era solita incoraggiare sforzi artistici (cioè far saltare teste e spalmare in giro sangue finto), la sua ascesa dai tempi di Saw ha ispirato un sacco di noi.
Needed to add that James has been my hero since my college days.
— Timo Tjahjanto (@Timobros) August 29, 2021
As a South East Asian kid from a conventional middle class family who doesn’t exactly encourage artistic endeavors ( i.e blowing up heads, smearing fake blood) his rise from SAW inspired alot of us SEA genre doofus. pic.twitter.com/3YAkbiJnUU
Train to Busan, è un thriller/horror del 2016 diretto coreano da Yeon Sang-Ho.
La pellicola si ambienta principalmente a bordo di un treno, luogo in cui una misteriosa epidemia virale scatena il panico tra i passeggeri. L’obiettivo dei sopravvissuti è arrivare a Busan, una città turistica che in qualche modo è riuscita a tenere a bada l’orda di zombie….o almeno è quello che tutti sperano.
L’estate scorsa, nei cinema coreani, è uscito il sequel, Peninsula, ottenendo un ottimo riscontro di pubblico nonostante la pandemia di nuovo Coronavirus in corso.
Qua sotto trovate la sinossi ufficiale di Train to Busan:
Un virus di origine ignota che trasforma le persone in zombi si diffonde rapidamente in Corea del Sud, costringendo il governo a mettere in atto una legge marziale. Seok-woo è un agente di borsa, maniaco del lavoro e divorziato che vive con la piccola figlia Soo-an. Come regalo di compleanno, Soo-an gli chiede di portarla a Busan, per incontrare la madre. Salgono su un treno della Korea Train Express, sul quale si trovano anche l’operaio Sang-hwa e sua moglie incinta Seong-kyeong, una squadra liceale di baseball (tra cui Yong-guk e la cheerleader Jin-hee), il ricco ed egoista amministratore delegato Yon-suk, le anziane sorelle In-gil e Jong-gil, e un senzatetto traumatizzato dopo aver assistito ad un attacco di zombi. Alla partenza del treno, una giovane donna inizia ad avere forti convulsioni a causa di un morso sulla gamba; in breve tempo diventa una zombi e attacca un’assistente del treno, diffondendo rapidamente l’infezione.