Top Gun: Maverick, la vittoria per il miglior sonoro getta luce su un problema della categoria

Durante la cerimonia degli Oscar Top Gun: Maverick si è portato a casa la statuetta per il miglior sonoro, ma ci sono dei problemi

Redattore per badtaste.


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Domenica scorsa durante la cerimonia degli Oscar Top Gun: Maverick si è portato a casa la statuetta per il miglior sonoro.

Sul palco sono saliti i rappresentanti della categoria Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor, che non hanno mancato di sottolineare - nel dietro le quinte - che l'Academy ha ancora dei passi da fare per il riconoscimento dei grandi talenti tecnici.

Nonostante sia stato un momento molto felice per chi è salito sul palco, infatti, altri che hanno lavorato al sonoro del film non hanno potuto godere di un momento trionfale.

Il motivo, come raccontato dall'Hollywood Reporter a gennaio, è che al film hanno lavorato due squadre: una allo Skywalker Sound in California, l'altra ai Twickenham Film Studios e ai Soundbyte Studios di Londra. A causa delle regole dell'Academy, però, è stato possibile segnalare soltanto sei nominativi quando avrebbero dovuti essercene almeno il doppio.

"L'ho già fatto presente all'Academy, perché volevo proporre l'idea dei crediti condivisi" ha commentato l'addetto al missaggio Weingarten, che domenica scorsa ha vinto il suo secondo Oscar dopo aver vinto per Dunkirk cinque anni fa. "Spesso, infatti, un film è girato per metà in Inghilterra e per metà in America... perciò da anni chiedo che si possano condividere i meriti, ma non lo hanno mai permesso".

Stando alle regole attuali, per la categoria Miglior sonoro possono essere inclusi soltanto sei nominativi: due supervisori al montaggio sonoro, un addetto al missaggio e fino a tre addetti al missaggio delle reincisioni.

"Sarebbe fantastico se fossero più flessibili in modo da permettere il coinvolgimento di altre persone che hanno dato il loro contributo" ha commentato Mather. “Le regole sono regole, e va bene, ma alcune cose stanno cambiando. Le dimensioni dei film stanno cambiando, così come le comunità che li realizzano. Confido che l'Academy capisca che ci sia bisogno di equilibrio".

Ha poi concluso:

Ma hanno bisogno di riscontri da parte nostra e dagli altri addetti al sonoro per capire cos'è che riteniamo giusto. È pertanto nostra responsabilità assicurarci che tutti ricevano l'attenzione dovuta e il tipo giusto di riconoscimento.

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