Tomb Raider, Alicia Vikander sul primo gioco: “Ebbe un grande significato”

Alicia Vikander ha ricordato una parte della sua infanzia sottolineando l’importanza di un gioco come il primo Tomb Raider, uscito negli anni 90.

Redattore su BadTaste.it e BadTv.it.


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Non manca molto all’uscita al cinema di Tomb Raider, reboot che vede protagonista il premio Oscar Alicia Vikander. Proprio l’attrice, in una delle sue ultime interviste, ha avuto modo di ricordare una parte della sua infanzia sottolineando l’importanza di un gioco come il primo Tomb Raider, uscito negli anni 90.

Il primo Tomb Raider ha avuto un significato importante. Io adoravo i film di avventura e venne fuori un gioco nel quale si poteva andare nei mondi di cui leggevo nei libri e nei quali sognavo di andare. Questo avrà sempre un grande significato, anche perché allora ero molto piccola. I giochi successivi e i reboot hanno poi raggiunto risultati impressionanti, potendo contare anche su un ottimo storytelling. Il loro arco narrativo è stato molto cinematografico! […] Per quanto riguarda il primo gioco, andavo a giocare a casa di amici nel quartiere perché a casa non avevamo un Playstation. All’inizio del gioco passavo sempre molto tempo nella casa di Lara per gli allenamenti!

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Questa la sinossi ufficiale:

Lara Croft è la figlia fiera ed indipendente di un eccentrico avventuriero, scomparso quando lei era ancora in tenera età. Divenuta una giovane donna di 21 anni, priva di qualsiasi obiettivo o scopo reale, Lara gira per le caotiche strade alla moda di East London lavorando come corriere in bicicletta, riuscendo a malapena a guadagnare i soldi per l’affitto e frequentando i corsi del college, arrivando quasi sempre in ritardo. Determinata nel trovare la sua strada, si rifiuta di assumere il comando dell’impero globale del padre, così come rifiuta fermamente l’idea che lui sia veramente scomparso. Consigliata ad affrontare gli avvenimenti e ad andare avanti dopo sette anni senza di lui, neanche Lara riesce a capire cosa la guidi a risolvere finalmente il mistero della sua morte. Schierandosi esplicitamente contro l’ultimo desiderio del padre, Lara si lascia tutto alle spalle alla ricerca della sua ultima destinazione nota: una tomba leggendaria nascosta su un’isola mitologica, che potrebbe trovarsi al largo delle coste del Giappone. Ma la sua non sarà una missione facile; solo raggiungere l’isola si rivelerà estremamente pericoloso. Improvvisamente, la posta in gioco per Lara sarà talmente alta, che – contro ogni probabilità ed armata solo della sua raffinata intelligenza, della sua fede cieca e della sua innata testardaggine – dovrà imparare a spingersi oltre i propri limiti, nel suo viaggio verso l’ignoto. Se sopravvivesse a questa pericolosa avventura, potrebbe realmente capire chi sia e conquistando il nome di Tomb Raider.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

Fonte: GamesRadar

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