Tom King su Batman/Catwoman: Sarà il mio Ritorno del Cavaliere Oscuro
In Batman/Catwoman Tom King e Clay Mann ci mostrano l'amore tra Selina e Bruce nel presente, nel passato e nel futuro
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
King - Li farò sposare per davvero, per quanto sia possibile fare con due personaggi di finzione. Saranno uniti in una relazione stabile e non vi daranno ragione di dubitare. Questa è una storia senza compromessi. Non vi posso promettere che sarà bella come Il ritorno del cavaliere oscuro, perché ci sono vette che non si possono raggiungere nemmeno tentando all'infinito, ma ho parlato con Frank Miller dei tempi in cui la scrisse e mi disse che per lui era importante sentirsi libero di raccontare la propria storia. Ed è così che mi fa sentire questa. C'è dentro tutto quel che vorrei che una storia di Batman fosse. E, in questo senso, credo di poterla definire ambiziosa.
Mann - Mi è sembrato di disegnare una storia colossale, proprio per questa struttura. Disegnare un numero dava l'idea di averne realizzati cinque. Quando ritraggo Catwoman penso a lei come a una specie di Grace Kelly, soprattutto nella versione anziana, e mi diverte moltissimo vestirla. Sono abituato a disegnare muscoli guizzanti e personaggi molto giovani ed è interessante addentrarsi un poco in qualcosa di così diverso.
King non nega di aver voluto rispondere, con questa trama multilivello, a una domanda che lo assilla da un po': quando si invecchia si rimane in continuità con quel che si è stato oppure la nostra personalità giovanile muore, a un certo punto. Interrogativo ancor più complesso se a porselo sono personaggi come Catwoman e Batman, interpretati e riscritti decine di volte.
King - Il Bruce circa ventenne, innamorato di una criminale, e quello sui trenta che la sposa sono la stessa persona? E lo è il settantenne e passa sul letto di morte? Stesa domanda per Catwoman che passa dall'essere una fuorilegge al ruolo di eroina, fino a quello di compagna di esistenza di suo marito. Quando sarà libera dal giuramento di Bruce, ormai deceduto, ci sarà senza di lui? Tornerà quella dei vent'anni? Abbiamo raccontato una storia che non si concentra sulla classica dinamica tra l'eroe e il suo avversario di turno, ma che abbraccia gli ottantacinque anni di passato narrativo di Batman.
Catwoman si pone una domanda precisa, nel presente. La persona che ama e con cui vuole passare il resto della sua vita disapprova completamente quel che era. Che significa questo per lei, che non detesta affatto il proprio passato? Dovranno decidere insieme se sia il caso o meno di rettificare quel che sono come coppia. Affrontare la cosa è inevitabile: sono legati a una persona cui non avrebbero dovuto legarsi e la cosa è una realtà. Come si fa ad andare avanti?
Questa miniserie di dodici numeri sarà anche il debutto di Andrea Beaumont, ovvero il personaggio di Phantasm che hanno imparato a conoscere i fan di Batman nel 1993, con il film animato Mask of the Phantasm. La vigilante farà il suo debutto nella continuity DC proprio con queste trame, per richiesta specifica di Clay Mann.
Mann - Era un po' che supplicavo Tom di fare questa cosa. Ho sempre amato il personaggio di Phantasm e mi ha sempre fatto arrabbiare il fatto che non facesse parte della continuity. Mi è rimasto incollato sin dai tempi in cui ero un ragazzino e volevo fortissimamente vederla nell'universo narrativo dei fumetti.
King - Vogliamo farvi battere il cuore come nell'occasione in cui l'avete vista per la prima volta, sia per quanto riguarda il suo rapporto romantico con Bruce, sia per quanto attiene alla parte spaventosa del suo personaggio. La storia, in generale, parla di persone che possono essere sia buone che cattive allo stesso tempo, della rabbia che si nasconde nel nostro profondo e con cui non vorremmo fare i conti, del modo in cui influenza noi e chi ci sta intorno. Tema che riguarda Catwoman come Batman e Phantasm. La storia sarà molto riflessiva, parla di morte, di amore, di vita. Ma non mi sono mai divertito tanto a scriverne una.
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