Tom Holland racconta come si è destreggiato tra Uncharted e Spider-Man

Tom Holland racconta alcuni retroscena sulla lavorazione a Uncharted e Spider-Man, come le difficoltà nel passaggio tra i due personaggi

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Nel marzo 2020, le riprese di Uncharted erano pronte a partire, prima che la pandemia causasse l'inevitabile stop. Sono così ripartite nel luglio successivo, terminando a ridosso dell'inizio di quelle di Spider-Man: No Way Home, programmate per ottobre. Avere due impegni così importanti ravvicinati ha creato qualche difficoltà a Tom Holland, protagonista di entrambi i film. In una lunga intervista con l'Hollywood Reporter, l'attore ha rivelato che sul set di Uncharted stava molto attento a "non esaurire le risorse", fino al momento in cui:

C'è stato un momento in cui ho dovuto fare una telefonata e dire: "Ragazzi, ho bisogno di prendermi un weekend libero perché altrimenti crollerò". Ho avuto una brutta tendinite al bicipite femorale, che mi ha frenato un po', ma per fortuna è accaduto verso la fine delle riprese. Ma quelli della Sony sono stati incredibilmente disponibili: hanno capito e riconosciuto quanto duramente stessi lavorando e mi hanno dato il tempo libero di cui avevo bisogno.

Comunque sono stato molto fortunato [per il fatto che entrambi i film fossero prodotti dalla Sony]. Ho un sacco di amici che stavano lavorando a più film per studi diversi, e, dopo il lockdown, hanno dovuto destreggiarsi tra i diversi piani di lavorazione. Invece, poiché i miei erano realizzati dalle stesse persone, non ho avuto questo problema: sono stati rimandati con le stesse tempistiche.

Nel corso della chiacchierata, Holland ha raccontato altre curiosità in merito alla sua preparazione e ha poi commentato alcuni passaggi dell'ultimo Spider-Man (che contengono rilevanti SPOILER). Ecco alcune delle principali curiosità emerse.

Il passaggio tra i due personaggi

I personaggi di Nathan Drake e Peter Parker sono molto diversi, a partire dall'aspetto fisico. Per interpretare il protagonista di Uncharted, Holland ha dovuto prendere tra i 7/8 kg di massa muscolare, usando i mesi di pausa per allenarsi duramente. Così, non appena finite le riprese del film:

Sono andato direttamente da Barcellona ad Atlanta per iniziare le riprese [di Spider-Man: No Way Home] e ricordo che Amy Pascal [la produttrice] mi ha chiesto perché camminassi come un uomo. Io rimango un po' confuso e le faccio: "Di cosa stai parlando?" E lei: "Non hai lo stesso aspetto. Non cammini allo stesso modo. C'è qualcosa di diverso in te". La fisicità di Nathan Drake è molto diversa da quella di Peter Parker e mi ci è voluto un po' per lavorare su questo suo aspetto.

Appena sono arrivato ad Atlanta, ho iniziato a perdere peso in maniera piuttosto drastica. Per Uncharted, ero 74 kg e sono sceso a 66 o 67 per Spider-Man. Devo essere molto agile quando interpreto quel personaggio e avere quel peso sarebbe stato molto difficile.

Inoltre, interpretare Nathan ha rappresentato una nuova sfida per l'attore in quanto:

Una delle cose più difficili era essere un tipo "figo". Ho sempre interpretato l'outsider che non ha molti amici e non è il tipo figo. Nathan Drake è l'esatto opposto e questo mi ha richiesto un po' di tempo per abituarmi e sentirmi a mio agio.

Il rapporto con gli altri due Spidey

In Spider-Man: No Way Home c'è un momento in cui il Peter di Holland ringrazia gli altri due (interpretati da Tobey Maguire e Andrew Garfield) per il loro aiuto. Questo passaggio può essere anche letto come il ringraziamento dell'attore stesso a chi lo ha preceduto e gli ha spianato la strada?

Sì, quel momento è stato ispirato da un fatto realmente accaduto. Eravamo sul set a girare la scena del tetto dove incontro i ragazzi per la prima volta, e prima ce n'era un'altra che richiedeva che io lasciassi scaturire le emozioni, doveva essere per un primo piano o qualcosa del genere. Così mi sono avvicinato ai due ragazzi e gli ho detto: "Grazie, grazie, grazie per aver fatto questo. Grazie per essere qui e per come avete elevato Spider-Man. Grazie per essere stati così gentili e avermi permesso di condividere questo con voi, per aver fatto un atto di fede ed essere tornati". Tobey non recitava da quasi 10 anni, quindi ci siamo abbracciati e ci siamo messi a piangere: significava così tanto per noi. E Jon Watts, Amy Pascal e gli sceneggiatori hanno visto questo momento e hanno detto: "Magnifico! Bene, ora sappiamo come si saluteranno". Quindi, essenzialmente, abbiamo solo ripreso quel momento del tutto autentico tra noi tre.

Il lavoro con Charlie Cox

Sul set, Holland ha potuto lavorare anche con un altro importante attore, ovvero Charlie Cox (Matt "Daredevil" Murdock):

Lavorare con Charlie è stato incredibilmente eccitante. Ero un grande fan della serie Daredevil, e penso che sia un attore fantastico. Ha fatto un lavoro meraviglioso con quel personaggio e, anche se ha fatto solo un piccolo cameo, ovviamente ha dato un'idea su quello che potrebbe accadere in futuro. Quella scena è stata veramente una roba da grande attore. Mentre la giravamo, ci siamo fermati un momento e abbiamo letto le battute. Sembrava un workshop per attori mentre lavoravo con persone che ammiro davvero e Charlie è stato molto divertente. È stato davvero bello vederlo rientrare in un personaggio di cui sono davvero un fan e che lui ama molto. Spero che un giorno troveremo un modo per far fare di nuovo squadra a Spider-Man e Daredevil.

Uncharted sarà nelle sale italiane dal prossimo 17 febbraio. Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda.

Fonte: THR

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