Tom Hiddleston riflette sull'evoluzione di Loki e racconta l'appunto "perfetto" ricevuto da Steven Spielberg
Tom Hiddleston riflette sull'evoluzione di Loki e racconta l'appunto "perfetto" ricevuto da Steven Spielberg
In un'intervista video con Deadline, Tom Hiddleston ha parlato a ruota libera della sua carriera, a partire ovviamente dall'esperienza nell'Universo Cinematografico Marvel, dove veste i panni di Loki. Ecco i passaggi più interessanti.
Il segreto del successo duraturo di Loki
L'attore inizia riflettendo sulle ragioni del successo duraturo di Loki, che ha interpretato per oltre 10 anni:
Ho cercato di rappresentare il conflitto, il dramma di un personaggio è il suo conflitto, e renderlo vero, onesto, dettagliato e autentico. Ci ho messo tutto me stesso. Nella stagione 2 [della serie] Loki c'è un grande problema: la TVA è frammentata e si comincia a capire che forse non sono brave persone. Loki cerca di prevenire la guerra tra differenti timeline. La posta in gioco è alta, il mondo sta crollando lui si sente senza uno scopo, e lo sta cercando. Il segreto del successo del personaggio è averlo trattato seriamente, con onestà e tenendo fede all'alta posta in gioco.
Nel passato, è sicuramente stato un villain. Ma essere il buono o il cattivo di una storia dipende dalla prospettiva con cui la si guarda. Nel primo Thor, lo sceneggiatore Don Payne ha realizzato una backstory del personaggio. Loki è un orfano adottato, si sente emarginato e solo nel modo. Il dolore che vediamo nel primo Thor si trasforma nel risentimento che poi diventa il motore del primo Avengers. Dalla posizione di antagonista, si passa poi a una più incerta, non capiamo se stia tra i buoni o tra i cattivi. Nella serie, si parla del controllo delle nostre vite: il cambiamento è possibile? Loki credeva che la sua vita fosse gloriosa, ma poi quando la vede dal di fuori gli sembra un catalogo dei suoi errori. E pensa che se avesse un'altra chance agirebbe diversamente. Diventa così la rappresentazione dell'idea universale che si cresce se ci si impegna. Devi fare pace col tuo passato e ammettere i tuoi errori per poter fare scelte migliori. Nella vita è difficile essere sinceri, ma ne abbiamo bisogno nel nostro cuore e al cinema. Penso che il pubblico sia contento quando attori e registi sono sinceri.
Il finale della stagione 2 sembra concludere l'arco del personaggio Sulla possibilità di riprenderne i panni in futuro, Hiddleston non si sbilancia:
Al momento, sono molto contento della conclusione. Alla fine della stagione 2, Loki prende una decisione davvero coraggiosa e generosa. L'impressione è che il villain di Avengers abbia trovato un modo per guarire dal proprio dolore, dando la sua vita per gli altri e trovando il trono a cui era destinato, ma in un modo diverso da quanto si aspettava. Non so come potremmo continuare al momento.
L'esperienza con Steven Spielberg in War Horse
La chiacchierata si sposta poi sull'esperienza dell'attore con alcuni grandi registi, tra cui Steven Spielberg. In War Horse, uscito nel 2011, veste i panni del capitano James Nicholls. Ecco il suo ricordo del primo incontro con il leggendario filmmaker:
È stata un'esperienza irripetibile: all'inizio non pensavo che avrei ottenuto la parte. Lui mi conosceva per un piccolo ruolo che da giovane avevo avuto in Victoria Cross Heroes. Quando l'ho incontrato, volevo ringraziarlo per il suo contributo alla mia infanzia: amo i suoi film. Ero nervoso, e dopo averlo salutato lui mi ha chiesto: "Pensi di essere in grado di cavalcare un cavallo?". "Farò del mio meglio", gli rispondo io. E lui: "Mi piacerebbe che lo facessi". Ero così sorpreso che gli ho chiesto di ripetermelo.
L'attore poi ricorda un appunto "perfetto" ricevuto dal regista durante le riprese:
Voleva fare una serie di primi piani del mio volto, per esprimere tutte le sconfitte e le perdite di una vita, con la macchina da presa che dal profilo arriva dritto davanti a me. Mi ha chiesto quanti anni avessi. "29", gli rispondo io. "Allora, all'inizio devi essere sicuro di te e autoritario come sei stato nelle ultime due settimane, ma quando la cinepresa arriva di fronte al tuo volto voglio che torni ad avere 9 anni. Voglio vedere il bambino, non l'ufficiale a cavallo". Non penso di aver mai ricevuto un'indicazione di regia così poetica.
Il ritorno di Night Manager
Tra i prossimi progetti dell'attore, quello più inaspettato è sicuramente il ritorno della miniserie The Night Manager, rinnovata recentemente a otto distanza di anni dalla prima stagione. Ecco cosa ne pensa il diretto interessato, interprete di Jonathan Pine:
Ci siamo presi del tempo per trovare la storia giusta. John le Carré [autore del romanzo originale] era molto contento del nostro adattamento con la prima stagione: per noi è stato un sollievo, quindi per continuare avevamo bisogno della storia giusta. Sono passati otto anni dalla prima stagione e nel frattempo i personaggi sono rimasti vivi: spero che lo show rifletta questo aspetto [nelle nuove stagioni]. Sarà affascinante scoprire dov'è Jonathan e cosa sta facendo, cosa è cambiato e cosa no. Speriamo di riuscire a ricreare la stessa chimica della prima stagione: abbiamo una bella montagna da scalare.
L'attore anticipa infine che le riprese partiranno nel corso del 2024.
Potete vedere l'intervista completa nel video qui sotto:
Potete rimanere aggiornati sulla serie Loki, prodotta da Marvel Studios per la piattaforma di Disney+, grazie ai contenuti pubblicati nella nostra scheda.
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FONTE: YT