Tiziano Sclavi, i rapporti con la Bonelli e i suoi prossimi progetti

Sul il venerdì di Repubblica arrivato in edicola quest'oggi, Tiziano Sclavi si racconta

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Su Il Venerdì di Repubblica uscito oggi in edicola c'è un'intervista a Tiziano Sclavi firmata da Luca Valtorta. Nell'interessante chiacchierata con il giornalista e ideatore di Robinson, il creatore di Dylan Dog parla di passato, presente e futuro professionale, con un distacco dissacrante che sembra essersi acuito negli ultimi tempi, a giudicare già dalle prime risposte:

Trovo molto presuntuoso e supponente che un autore parli di quello che ha fatto e lo spieghi.
[…] L'interpretazione del lettore quella che conta, non la mia.

Sclavi ha parlato di Le voci dell'acqua, la sua prima graphic novel, disegnata da Werther Dell'Edera, che sbarcherà in fumetteria e in libreria il prossimo 10 gennaio per Feltrinelli Comics:

Il libretto è cupo e disperato, meglio riderci sopra un po'.

Quindi, ha rivelato di essere giunto a due numeri dalla conclusione dell'attesa miniserie di sei albi Dylan Dog - I racconti di domani, anche se ha confessato un momento non facile nei rapporti con Sergio Bonelli Editore, per via della trasformazione editoriale in atto in Buonarroti 38:

Devo scrivere ancora due numeri di una miniserie di sei che si chiama I racconti di domani. Ma tra me e la Bonelli, a cui è destinata, le cose non vanno affatto bene. I nostri attuali rapporti provocano malessere e insoddisfazione. La filosofia della casa editrice non è più quella di una volta, e mi dispiace molto. Ma è un problema mio personale. Spero che tutto si risolva in modo soddisfacente per entrambi. Però attualmente chissà perché mi viene in mentre Brancaleone: “Un solo grido, un solo idioma, scapùma“.

Lo scrittore lombardo ha poi ha ribadito l'affetto e la stima che lo legano all'attuale editor dell'Indagatore dell'Incubo, Roberto Recchioni, complimentandosi per la gestione del nuovo corso del personaggio e ringraziandolo in particolare per Profondo Nero:

Il nuovo corso [di Dylan Dog - NdR] vuol dire Roberto Recchioni [...], che è uno dei pochissimi grandi autori di oggi. Certo che mi piace!

[Profondo Nero - NdR] è un sogno che si avvera, un altro dei miei idoli che scrive per Dylan. E devo ringraziare Roberto che è riuscito a coinvolgerlo.

Infine, Sclavi ha affermato di non leggere molti fumetti, ma qualche eccezione c'è:

Ne leggo pochissimi, confesso. Tra gli autori che mi piacciono e di cui ho gli ultimi libri da leggere ci sono Zerocalcare e Ortolani.

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Fonte: Il Venerdì di Repubblica

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