Tintin in America torna sugli scaffali dopo le accuse di razzismo
A Winnipeg, in Canada, una libreria Chapter ha rimosso dai propri scaffali il fumetto Tintin in America, a seguito di un'accusa di razzismo
Ennesimo caso di censura proveniente da oltreoceano: lo scorso 14 marzo gli albi di Tintin in America, storia pubblicata fra il 1931 e il 1932 sull'antologico Le Petit Vingtième, sono stati tolti dagli scaffali di una libreria Chapter, situata nella cittadina di Winnipeg in Canada, poiché tacciati di proporre contenuti razzisti da Tasha Spillett, insegnante di una scuola locale.
Dopo qualche giorno di riflessione, però, i responsabili della suddetta libreria hanno fatto marcia indietro, riportando l'albo in questione sugli scaffali e affermando che non vi sono assolutamente contenuti razzisti in esso.
Il fumetto è tornato sugli scaffali. Non riescono proprio a vedere la connessione intrinseca fra le immagini e l'istigazione di tipo razzista. Abbiamo la responsabilità nei confronti dei nostri figli di proteggerli da un tipo di narrativa che propone realtà dannose per la nostra comunità.
Le librerie Chapter devono essere responsabili per le immagini e i contenuti che vendono. Come educatrice, l'unico uso di questi contenuti potrebbe essere quello di creare un'analisi critica di cosa il razzismo rappresenti e come incida su di noi.
Ai lettori il compito di farsi un'idea a sulla vicenda.
Fonte: CBC News