Thunderbolts*: no, il poster non è realizzato con l’IA… é solo realizzato male

Polemiche per il nuovo poster dei Thunderbolts* (e per le "sei dita" di Bob) che ha scatenato i fan sui social, con l'accusa di essere stato realizzato con l'IA generativa. Ma é davvero così?

Redattrice per badtaste, illustratrice e concept artist.


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Sembra che l’intelligenza artificiale generativa, con la conseguente caccia alle streghe che ne è derivata negli ultimi mesi, riesca a fare danni e a creare polemiche anche quando non é effettivamente presente in un prodotto.

È il caso del nuovo poster dei Thuderbolts*, rilasciato in questi giorni insieme al primo trailer del film Marvel Studios che riunirà alcuni dei più noti antieroi della casa delle idee.

Il poster, infatti, che riprende una composizione in stile Sons of Anarchy (anche This is the end si era ispirato alla nota serie nel 2013), ha insospettito molti fan, a causa di quella che sicuramente non è una composizione grafica impeccabile, portando ad ipotizzare così il coinvolgimento della sopracitata IA generativa, specialmente per quanto riguarda un dettaglio.

Ad una veloce occhiata, infatti, può sembrare che la mano di Bob (Lewis Pullman)- che i fan ipotizzano sia l'alias di Sentry - abbia sei dita. 

Ma basta uno sguardo più approfondito per rendersi conto che Bob-sei-dita in realtà non é frutto di un uso e abuso di IA ma semplicemente di una scelta di composizione e taglio dell’immagine che ci da’ la sensazione che le dita, piegate su loro stesse, siano più di quante appaiano. Il mignolo di Bob, infatti, piegato su se stesso, mostra solo la base e la punta, il resto delle falangi tagliata dal poster. 

Sono sicuramente presenti molti altri errori in fatto di composizione dell’immagine (la Yelena di Florence Pugh è visibilmente ritagliata e incollata, anche piuttosto male e difatti la sua luce proviene da un’altra direzione rispetto quella che illumina il resto dei personaggi), ma sono tutti errori molto comuni per chi, purtroppo, è abituato a poster ben peggiori di questo. 

(Con affetto ricordiamo la Vedova Nera nel poster di Captain America - The Winter Soldier, in cui una sempre stupenda e formosa ma bassissima Scarlett Johansson appariva talmente allungata da sembrare un manichino, il seno rigonfiato a dispetto di una vita quasi inesistente e le braccia in una posizione che farebbe impressione a qualsiasi chiropratico)

In sintesi, no, il poster dei Thunderbolts* non sembra affatto realizzato con l’IA generativa ma, al contrario, é semmai figlio di una non eccelsa gestione degli strumenti del fotoritocco e della composizione, nonostante sia da apprezzare sia la citazione a Sons of Anarchy sia il volersi distaccare dal classico poster da blockbuster che l’industria oramai ci regala ad ogni nuova uscita.

Vi ricordiamo che i Thunderbolts* - con Florence Pugh, Sebastian Stan, Julia Louis-Dreyfus, Wyatt Russell, Hannah John-Kamen e Olga Kurylenko - sarà in tutte le sale italiane a partire dal 30 aprile 2025.

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