Three Thousand Years of Longing: le recensioni della stampa internazionale
Three Thousand Years of Longing è stato presentato al Festival di Cannes: ecco le recensioni del nuovo, atteso film di George Miller
GUARDA - Il trailer
Il commento del nostro Gabriele Niola (qui la nostra recensione completa):
Girato da chiunque altro probabilmente #ThreeThousandYearsOfLonging sarebbe stato una noia infinita, invece George Miller ci mette un’abilità nel narrare che ti ci fa sprofondare e ti invoglia a indagare questa storia piena di livelli di letture e forse bugie #cannes75
— Gabriele Niola (@gniola) May 21, 2022
Vi riportiamo alcuni estratti:
The Hollywood Reporter - È ben recitato da due attori magnetici che passano la maggior parte del tempo nei loro accappatoi da hotel, ed è un film diverso da tutti gli altri film, il che è positivo. Ma ho faticato a trovare molta profondità.
Times - Destinato a diventare un cult. [...] Non sono sicuro di cosa Miller stia cercando di dire su desiderio e realizzazione, ma Swinton ed Elba sono creature così splendide e piene di sentimento. Anche se non hanno chimica fisica, condividono un senso di assurdità ingannevole.
The Wrap - Come Mad Max: Fury Road, questo è un altro tipo di blockbuster che cerca di fare da esempio: una fantasia ad alto budget che dimostra come Hollywood possa impiegare i suoi messi in tanti modi ricchi di immaginazione e originali.
Deadline - La presenza costante di Elba e Swinton è molto piacevole, sono consapevoli di ogni possibilità presentata dallo script e vi aggiungono così tanto; entrambe le interpretazioni sono semplicemente meravigliose.
Variety - Forse il pubblico più cinico apprezzerà quanto l'autoconsapevole e innovativo approccio di Miller al film sul genio nella lampada cerca di essere. O forse si chiederà semplicemente perché non si poteva creare una storia più coerente.
Indiewire - George Miller riesce a trovare più cinema in un singolo minibar di un hotel di quanto un regista contemporaneo potrebbe spremere da un'intera galassia lontana lontana, e riesce a fare esattamente questo senza sbilanciare l'anima delicata del rapporto tra i due protagonisti.
Playlist - George Miller torna a Cannes fuori concorso, con un banchetto sontuoso di narrazione al servizio della narrazione.