Three Thousand Years of Longing: le recensioni della stampa internazionale

Three Thousand Years of Longing è stato presentato al Festival di Cannes: ecco le recensioni del nuovo, atteso film di George Miller

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È stato presentato ieri sera alla 75 esima edizione del Festival di Cannes Three Thousand Years of Longing, il nuovo film di George Miller dopo Mad Max: Fury Road, e così sono arrivate online le recensioni della stampa internazionale presente alla Croisette.

Dramma romantico a tinte fantasy, incentrato sull’incontro tra una studiosa inglese sola e un djinn, un genio, il quale le offre tre desideri in cambio della libertà, il film è stato accolto con critiche contrastanti (RottenTomatoes per ora ne conta solo nove, in gran parte positive).

Il commento del nostro Gabriele Niola (qui la nostra recensione completa):

Vi riportiamo alcuni estratti:

  • The Hollywood Reporter - È ben recitato da due attori magnetici che passano la maggior parte del tempo nei loro accappatoi da hotel, ed è un film diverso da tutti gli altri film, il che è positivo. Ma ho faticato a trovare molta profondità.

  • Times - Destinato a diventare un cult. [...] Non sono sicuro di cosa Miller stia cercando di dire su desiderio e realizzazione, ma Swinton ed Elba sono creature così splendide e piene di sentimento. Anche se non hanno chimica fisica, condividono un senso di assurdità ingannevole.

  • The Wrap - Come Mad Max: Fury Road, questo è un altro tipo di blockbuster che cerca di fare da esempio: una fantasia ad alto budget che dimostra come Hollywood possa impiegare i suoi messi in tanti modi ricchi di immaginazione e originali.

  • Deadline - La presenza costante di Elba e Swinton è molto piacevole, sono consapevoli di ogni possibilità presentata dallo script e vi aggiungono così tanto; entrambe le interpretazioni sono semplicemente meravigliose.

  • Variety - Forse il pubblico più cinico apprezzerà quanto l'autoconsapevole e innovativo approccio di Miller al film sul genio nella lampada cerca di essere. O forse si chiederà semplicemente perché non si poteva creare una storia più coerente.

  • Indiewire - George Miller riesce a trovare più cinema in un singolo minibar di un hotel di quanto un regista contemporaneo potrebbe spremere da un'intera galassia lontana lontana, e riesce a fare esattamente questo senza sbilanciare l'anima delicata del rapporto tra i due protagonisti.

  • Playlist - George Miller torna a Cannes fuori concorso, con un banchetto sontuoso di narrazione al servizio della narrazione.

Prodotto da Doug Mitchell e Victor Hadida, Three Thousand Years of Longing verrà distribuito negli Stati Uniti dalla MGM.

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