The Witcher: la showrunner spiega l'importanza dell'inclusività nel team di autori
La showrunner di The Witcher ha detto la sua in risposta a una domanda posta a proposito della rappresentatività nel team di autori della serie Netflix
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Ottima domanda. Ho assunto dieci bravissime persone qualificate, incluso lo staff di supporto:
5 donne.5 uomini.
3 persone di colore4 etnie
2 persone nate fuori dagli Stati Uniti
Great question. I hired ten incredibly qualified people, including support staff.
— Lauren S. Hissrich (@LHissrich) June 7, 2020
5 women.
5 men.
3 POC.
4 ethnicities.
2 born outside the US.
These numbers are distributed fairly equally, from assistants to Co-EPs.
I can always do better. https://t.co/i59MtMw5oS
Rispetto a questa puntualizzazione, molte delle risposte più rilevanti hanno posto l'osservazione che emerge spesso in questi casi, e alla quale Lauren S. Hissrich ha dato la sua puntuale risposta:
La mia domanda è: cosa c'entra questo? Nel momento in cui una persona scrive, non importa se quella cosa è scritta da un bianco, un nero o un asiatico. Deve essere buona, e se questa squadra ha scritto la prima stagione di Witcher, il loro colore della pelle non ha importanza
My question is, what it has to do with anything? It's writing, it literally doesn't matter if it's written by white, black or asian. It has to be good, and if this team wrote first season of the Witcher than their colour of skin doesn't matter
— Lazy Boobs (@BoobsLazy) June 7, 2020
Sono contenta che ti sia piaciuta la Stagione 1! E sì, tutti noi usiamo la nostra immaginazione, ma le nostre voci sono influenzate dalle nostre esperienze. Se avessi assunto dieci donne bianche di 40 anni dall'Ohio - come me - allora la qualità dello show ne avrebbe sofferto. Maggiore diversità = maggiore profondità e ampiezza delle storie.
I’m glad you liked S1! And yes, we use our imaginations, but our voices are influenced by our experiences. If I’d hired ten 40 year old white women from Ohio — like me — then the quality of the show would have suffered. Greater diversity = greater depth and breadth of stories.
— Lauren S. Hissrich (@LHissrich) June 7, 2020
Le riprese di The Witcher 2 si sarebbero dovute concludere ad agosto, e la nuova stagione avrebbe dovuto poi debuttare nel 2021. Ovviamente, a causa dell’emergenza Coronavirus sono cambiate carte in tavola, e finché la produzione non riprenderà sarà difficile capire quando arriverà sulla piattaforma di streaming.
Ispirata al best-seller fantasy, The Witcher è una fiaba epica. Geralt di Rivia, un solitario cacciatore di mostri, lotta per trovare il suo posto in un mondo in cui le persone spesso si dimostrano più malvagie delle bestie. Ma quando il destino lo spinge verso una potente strega e una giovane principessa con un pericoloso segreto, i tre devono imparare a convivere per affrontare insieme un viaggio. Nel cast della serie: Henry Cavill (Geralt di Rivia), Freya Allan (Ciri, la principessa di Cintra), Anya Chalotra (la maga Yennefer), Jodhi May (la Regina Calanthe), Björn Hlynur Haraldsson (il cavaliere Eist), Adam Levy (il druido Saccoditopo), MyAnna Buring (Tissaia), Mimi Ndiweni (Fringilla), Therica Wilson-Read (Sabrina) e Millie Brady (la Principessa Renfri).
Quattro episodi, tra cui il primo, sono diretti da Alik Sakharov (House of Cards, Il Trono di Spade), mentre Alex Garcia Lopez (Marvel – Luke Cage, Utopia), Charlotte Brändström (Outlander – L’ultimo vichingo, Counterpart e Disparue) e Marc Jobst (Tin Star, Marvel’s The Punisher) dirigono due episodi ciascuno.
La prima stagione di The Witcher ha debuttato su Netflix il 20 dicembre.
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Fonte: Twitter