The Whale, lo scrittore dell'opera teatrale commenta le accuse di obesofobia mosse al film
L'autore dell'opera teatrale su cui si basa The Whale, Samuel D. Hunter, commenta le accuse di obesofobia mosse alla pellicola...
Fra le varie polemiche che hanno accompagnato la presentazione di The Whale, il nuovo film di Darren Aronofsky con Brendan Fraser, dal Festival di Venezia in poi ci sono quelle di obesofobia, come potete leggere anche qua, e quelle relative al fatto che il protagonista abbia indossato una tuta prostetica per simulare l'obesità quando si sarebbe potuto ingaggiare direttamente un attore più fisicamente adatto al ruolo.
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C'è un capitolo, nella storia produttiva di questo film, in cui abbiamo davvero cercato di trovare un attore affetto da obesità. Al di là del non essere riusciti a trovare un attore in grado di esprimere e maneggiare tutto il range emotivo della parte, divenne proprio una ricerca denotata da una certa follia. Della serie, se non trovavamo qualcuno che pesava 250 chili, bastava un attore da 136 o era meglio uno da 180?
Dal punto di vista strettamente salutare sarebbe stato proibitivo. Era un ruolo impossibile da affidare a una persona che affronta realmente queste problematiche.
In merito alle accuse di obesofobia che, secondo alcune voci critiche, si manifesterebbero fin dal titolo, The Whale ovvero la balena, lo scrittore del film e dell'opera teatrale Samuel D. Hunter spiega:
Il titolo colpisce in maniera deliberata i pregiudizi di alcune persone. Non sono rimasto stupito da questi contraccolpi per via della storia stessa di come l'obesità viene trattata nel film. Viviamo in tempi cinici e reazionari.
Trovate tutte le informazioni su The Whale nella nostra scheda.
A seguire anche la sinossi:
The Whale è la storia di Charlie, un professore d’inglese che soffre di grave obesità e tenta di riallacciare i rapporti con la figlia adolescente, che si è allontanata da lui, per cercare un’ultima possibilità di riscatto
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FONTE: Variety