The Whale, Brendan Fraser torna a parlare delle accuse di obesofobia ricevute dal film

Brendan Fraser è tornato a difendere The Whale, il nuovo film di Darren Aronofsky, dalle accuse di obesofobia...

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Da mesi e mesi parliamo, a cadenza più o meno regolare, delle accuse che vengono mosse a The Whale, il nuovo film di Darren Aronofsky che potrebbe regalare l'Oscar come Migliore attore a Brendan Fraser che, nella pellicola, interpreta Charlie, un professore d'inglese che soffre di grave obesità.

C'è chi si è lamentato del fatto che per la parte di Charlie non sia stato ingaggiato un attore davvero obeso e c'è chi accusa il lungometraggio di obesofobia.

Dalle pagine del LA Times, Brendan Fraser è tornato a difendere The Whale affermando:

Rispetto quelli che non vedono l'obbiettivo di questo film. Ma non mi trovo d'accordo con loro perché so che non c'è malizia, non ci sono cattive intenzioni. So che voglio sapere se io, Brendan, ho fatto qualcosa di male. Ma la risposta che ho avuto dalla OAC è stata "Continua a fare quello che stai facendo". Abbiamo fatto il film che volevamo fare e l'abbiamo fatto correttamente. E continuo a sostenere questa idea.

Settimane fa, il regista di The Whale Darren Aronofsky ha spiegato perché abbia deciso di non ingaggiare un attore obeso.

C’è un capitolo, nella storia produttiva di questo film, in cui abbiamo davvero cercato di trovare un attore affetto da obesità. Al di là del non essere riusciti a trovare un attore in grado di esprimere e maneggiare tutto il range emotivo della parte, divenne proprio una ricerca denotata da una certa follia. Della serie, se non trovavamo qualcuno che pesava 250 chili, bastava un attore da 136 o era meglio uno da 180? Dal punto di vista strettamente salutare sarebbe stato proibitivo. Era un ruolo impossibile da affidare a una persona che affronta realmente queste problematiche.

The Whale è uscito nei cinema italiani il 23 febbraio. Nel cast anche Ty Simpkins, Samantha Morton e Sadie Sink. Trovate tutte le informazioni nella nostra scheda.

FONTE: Los Angeles Times

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