The Weinstein Company cambierà nome, Bob Weinstein prende definitivamente le distanze da Harvey
Bob Weinstein condanna senza appello suo fratello Harvey e annuncia che The Weinstein Company cambierà nome
"Sono mortificato e disgustato dalle azioni di mio fratello, e mi sento male per le vittime. Sono loro vicino, davvero," spiega cercando di rispondere alla domanda che molti si sono fatti in questi giorni: com'è possibile che all'interno della TWC nessuno sapesse delle molestie e degli stupri di cui è stato accusato il co-fondatore? Bob chiarisce innanzitutto che negli ultimi cinque anni ha parlato sì e no una decina di volte con il fratello, il quale si occupava principalmente dell'ufficio newyorkese della TWC, mentre lui si dedicava all'etichetta di genere Dimension Films (responsabile peraltro di franchise di successo come Scream e Scary Movie), e che pur essendo a conoscenza delle sue tresche pensava che il fratello fosse semplicemente un traditore seriale e che si trattasse sempre di rapporti tra consenzienti. "Ho parlato con lui due volte da quando è uscita questa notizia, sperando di sentire del pentimento da parte sua, e invece niente," continua. "Ho divorziato da mio fratello cinque anni fa. Letteralmente. E chi mi conosce sa che non potevo stargli vicino, non sopportavo i tradimenti, le menzogne e il suo atteggiamento verso chiunque. Dovevo allontanarmi per sopravvivere".
Sul lato meramente professionale, però, Bob Weinstein spiega di voler combattere per tenere in vita l'azienda che lui e il fratello hanno creato (e che dà lavoro a più di 180 impiegati), e fa chiarezza sulla situazione. Dopo il licenziamento di Harvey (il quale farà ricorso, "ma è una battaglia che è destinato a perdere perché lo abbiamo licenziato noi del board") e le dimissioni di diversi membri del consiglio di amministrazione, Bob e il COO David Glasser stanno lavorando 24 ore su 24 per trovare una soluzione che permetta loro di continuare a lavorare producendo e distribuendo film e serie tv.
Un argomento scottante è la percentuale di The Weinstein Company di proprietà di Harvey: negli ultimi giorni si è parlato di un interesse da parte di Jay-Z per acquisire la sua quota. "Mi piacerebbe molto," spiega Bob, "ma al momento non c'è nulla di concreto. [...] Taglieremo di netto il rapporto con mio fratello. Non si può fare velocemente, ma io, Glasser, il consiglio di amministrazione rimasto e gli azionisti ce ne stiamo occupando. [...] Anche le agenzie vogliono continuare a lavorare con noi, a patto che non ci sia più di mezzo il suo nome."
Se la condizione per continuare a lavorare è l'eliminazione totale di Harvey, allora l'unica soluzione potrebbe essere la liquidazione di TWC e l'apertura di una nuova compagnia senza di lui e senza "Weinstein" nel nome. "La mia speranza," spiega Bob, "è che la nostra comunità ci dia il tempo di fare le cose per bene permettendo a chi lo merita di continuare a lavorare. È tutto ciò che sto cercando di fare, ma ci vorrà del tempo. Non si può fare in una settimana." Ma di una cosa è certo: "Non dobbiamo permettere a Harvey di tornare a lavorare in questa industria. Mai. Ha perso i suoi diritti. Può ancora essere riabilitato come essere umano, ma non può tornare a lavorare a Hollywood."