The Watcher: quanto c'è di vero dietro la serie Netflix?

Ecco le risposte alle più scottanti domande riguardanti quanto di vero c'è nella storia raccontata in The Watcher

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Spoiler Alert

Dal 13 ottobre scorso è disponibile su Netfix The Watcher (GUARDA IL TRAILER) serie con al centro due coniugi, Dean e Nora Brannock, che, dopo aver comprato la casa dei loro sogni, vengono tormentati da uno stalker. Lo show si ispira a eventi realmente accaduti in New Jersey nel 2014, quando una coppia, i Broaddus, ha acquistato una casa, venendo poi costretti ad abbandonarla a causa delle lettere terrificanti, firmate L'osservatore, che sosteneva di aver scrutato l'abitazione per decenni. In un corposo articolo, EW ha risposto alle più scottanti domande riguardanti quanto di vero c'è nella storia raccontata nello show. Ecco le principali curiosità emerse.

L'identità degli inquietanti vicini di casa

I personaggi di Jasper e Pearl si basano su persone realmente esistite? Mitch e Mo, invece, osservavano davvero la famiglia dalle sedie a sdraio e facevano parte di un culto sanguinario che mangia bambini?

Pearl e Jasper sembrano basarsi sulla famiglia Langford, descritta come "un po' strana" nell'articolo di The Cut da cui Netflix ha tratto la serie. I fratelli Michael - a cui era stata diagnosticata una forma di schizofrenia - e Abby Langford vivevano nella casa vicina con la madre Peggy fin dagli anni Sessanta e i Broaddus inizialmente ipotizzavano che dietro le lettere ci fosse proprio Michael, anche se diversi interrogatori della polizia non hanno prodotto prove perseguibili a sostegno dei loro sospetti.

Per quanto riguarda Mitch e Bo, è stato Bill Woodward, l'imbianchino dei Broaddus, ad aver riferito di averli visti seduti su un paio di sedie a sdraio di fronte alla casa della famiglia. Tuttavia, non ci sono prove a sostegno del fatto che, come accusa un personaggio, la vera coppia sia mai stata coinvolta in un culto satanico che uccideva i bambini per bere il loro sangue.

La fonte d'ispirazione per il falso agente immobiliare

La sequenza dell'omicidio di John Graff è ispirata a una storia vera?

In The Watcher, dopo che un uomo misterioso entra in casa Brannock affermando di essere un ispettore immobiliare, Dean inizia a sospettare che l'uomo sia in realtà un pluriomicida in fuga che ha ucciso tutta la sua famiglia. Le ricerche dell'investigatrice privata Theodora Birch portano alla luce che anche un precedente residente, John Graff, ha ricevuto lettere minacciose dall'Osservatore, prima che di uccidere la moglie, la madre e i due figli. La sua figura è ispirata ai veri crimini di John List, che il 9 novembre 1971 ha sterminato la sua famiglia in modo identico. L'uomo si è dato poi alla fuga ed è stato catturato solo quando un episodio di America's Most Wanted ha raccontato i suoi crimini. Una donna che ha visto il programma ha detto alle autorità di aver pensato che il suo vicino di casa, un contabile di nome Robert Clark, assomigliasse all'immagine di List che aveva visto in televisione. Clark si è rivelato essere proprio List, che si era costruito una nuova vita nelle periferie della Virginia. Dopo essere arrestato nel 1989 e condannato a cinque ergastoli, è morto nel 2008 a causa di complicazioni dovute a una polmonite.

Il finale di The Watcher

Il vero Osservatore è mai stato trovato e cosa è successo alla casa?
The Watcher termina con un'agghiacciante cartolina che riporta: "Il caso dell'Osservatore rimane irrisolto". Nella realtà, in effetti, la persona o le persone che inviavano lettere alla famiglia Broaddus non sono mai state catturate, la loro identità non è mai stata svelata e il mistero riguardante l’Osservatore è ancora attivo.

I coniugi si sono trasferiti altrove e ci sono voluti cinque anni per vendere formalmente la casa, anche se gli affittuari ci hanno abitato per qualche tempo. L'abitazione è ancora in piedi e l'agente che alla fine l'ha venduta a una giovane coppia nel 2019 per 959.000 dollari (quasi 400.000 dollari in meno di quanto i Broaddus l'avevano pagata nel 2014) ha raccontato di aver dovuto superare un significativo "stigma" legato alla casa per trovare un nuovo acquirente.

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FONTE: EW

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