The Walking Dead: Robert Kirkman su come sia riuscito a mantenere segreto il finale

A distanza di un anno, Robert Kirkman ricorda come riuscì a mantenere segreta l'uscita dell'ultimo numero di The Walking Dead

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The Walking Dead #193. Difficilmente i lettori dimenticheranno l'albo in questione, che secondo le anticipazioni doveva essere uno come tanti e invece si è rivelato essere, come un fulmine a ciel sereno, il capilo finale dell'amatissima serie Image Comics/Skybound. Tutta "colpa" del co-creatore e sceneggiatore Robert Kirkman, che ha fatto di tutto per tenere nascosta la chiusa. E con “di tutto” si intende anche simulare l’uscita degli ipotetici numeri #194, #195 e #196, con tanto di copertine fittizie commissionate al disegnatore della serie, Charlie Adlard.

Il piano ha funzionato alla perfezione, cogliendo di sorpresa lettori e rivenditori indistintamente, ma l’annuncio dei numeri “posticci” creò un discreto subbuglio, all’epoca, con qualche conseguenza imprevista.

Ora, a distanza di un anno, Kirkman torna sull’argomento e riflette sui pro e i contro di quella scelta:

The Walking Dead

Kirkman - È stato molto divertente, e mi sorprende il fatto che siamo riusciti a farlo. Anni di interviste in cui tutti mi chiedevano: "Quando finirà The Walkind Dead?" E io rispondevo: "Mai, non finirà mai, continuerà all’infinito." E nella mia testa pensavo: "ventiquattro numeri... sedici numeri... dodici numeri... otto numeri", man mano che gli anni passavano. E mi sentivo a disagio, non mi piace mentire, ma per preservare una sorpresa come quella? Ho ritenuto fosse necessario.

È stato difficile mantenere il segreto, ma si trattava di tornare a quei temi che mi facevano emozionare quando si parlava di fumetti. Entrare in una fumetteria, vedere una copertina in lontananza sugli espositori e chiedersi: "Aspetta un attimo, quello cos’è? Cosa succede in quel numero?"

È stata una questione discutibile. Fornii a Charlie delle idee per le storie. Una trovata molto stupida, leggendo il #193, si potrebbe dedurre da quelle false copertine: "Ah, la storia si svilupperà in quella direzione." Ma non era così. Avrei potuto metterci letteralmente qualunque cosa su quelle copertine, e nessuno l’avrebbe mai saputo, ma per qualche strano motivo pensai: "Faremo finta che il Carl adulto sia morto, qui avremo Sophia e sua figlia accanto alla tomba di Carl, e qui una scena di Carl con una spada piantata nello stomaco, sarà divertente."

The Walking Dead vol. 1: Giorni perduti, copertina di Tony Moore

Abbiamo dovuto farlo, è stato fantastico per preservare la sorpresa. Nessuno sapeva che quel numero sarebbe stato l’ultimo. Nemmeno che sarebbe stata un albo gigante, perché il prezzo era di $3.99, come tutti gli altri, ma quando è arrivato nei negozi era rilegato a costina e lungo come tre o quattro uscite regolari, quindi siamo riusciti a mantenere anche quel segreto.

Il lato negativo sta nel fatto che i rivenditori più grossi sono DCBS e Midtown Comics, che fanno molte vendite per corrispondenza. I nostri più stimati partner di vendita, quelli che ordinano la maggior parte delle serie, avevano già accolto una tonnellata di ordini per dei numeri che in realtà non esistevano, e hanno dovuto annullare quegli ordini e rimborsare quei clienti. Quindi, da quel punto di vista, forse è stato un passo falso da parte mia.

Considerata la sorpresa che ha suscitato il finale, alla fine penso ne sia valsa la pena. Ma c’erano diversi rivenditori che erano alquanto arrabbiati con me quando è successo.

Fonte: ComicBook

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