The Walking Dead: parla il direttore della fotografia

Rohn Schmidt parla delle differenze tra Woodbury e la prigione e dei "segreti" per rendere TWD spaventoso...

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Rohn Schmidt, direttore della fotografia di The Walking Dead, ha rilasciato una lunga intervista nella quale ha evidenziato le differenze principali tra le scene ambientate nella prigione e quelle ambientate a Woodbury, cioè nelle due location principali della terza stagione dello show della AMC.

Ecco quanto dichiarato:

Ci sono due set in questa stagione: la prigione e Woodbury. Quale dei due ti interessa maggiormente come direttore della fotografia?

Immagino sia la prigione. Come direttore della fotografia e solo per l'ambientazione, ma lì è possibile avere delle ricostruzioni davvero ottime. Lo scorso anno avevamo Randall legato nella stalla, e c'era quest'ambiente molto carico, pieno di angolature, con luci bianche e nere, e ho pensato che la prigione doveva essere così, e in qualche modo non vedevo l'ora di arrivarci.

Hai creato qualche trucco visivo per distinguere le due location?

Si, ho cercato di creare un pò di contrasto con la cittadina di Woodbury, che appare come una sorta di mondo fantasy con una tonalità scura. Appariva come un pò troppo carina, e quindi abbiamo utilizzato questa pellicola di qualità inferiore per avere meno grana e farla sembrare più sporca e "dura". Poi quando abbiamo aggiustato il colore alla fine, abbiamo aggiunto un pò di luminosità alla pelle degli attori... e poi c'è il contrasto con il mondo della prigione, che è monocromatico, semplicemente oscuro e spaventoso.

Qual è il trucco fotografico numero uno per conferire a The Walking Dead quel tono spaventoso e cinematografico?

Cerchiamo di non manipolare troppo la fotografia, e questo include le luci e le inquadrature delle telecamere. Mantenendo tutto su un tono familiare e realistico, a quel punto diventa spaventoso perché non è troppo costruito. Detto questo, c'è una piccola contraddizione: è basato su una graphic novel, che possiede della fantastica arte. Perciò praticamente in ogni episodio, e spero in ogni scena, cerco di focalizzarmi su quella che io chiamo una ripresa da graphic novel, quindi qualcosa che sia un pò estremo, con la telecamera che ha un obiettivo molto grande oppure una luce molto alta o molto bassa. Ma cerchiamo comunque di usarlo come spezia, non come portata principale.

Fonte: amctv

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