The Walking Dead: Jeffrey DeMunn spiega perché decise di abbandonare la serie
Jeffrey DeMunn, interprete di Dale Horvath in The Walking Dead, ha rivelato che la morte del suo personaggio fu imposta da lui stesso, impaziente di lasciare la serie
In un'intervista a Cleveland.com, DeMunn ha infatti rivelato di aver chiesto che Dale venisse ucciso vicino alla fine della seconda stagione, essendo molto arrabbiato per il modo in cui la AMC aveva trattato lo showrunner originale della serie, Frank Darabont, licenziato a metà della seconda stagione per litigi e presunti comportamenti abusivi. DeMunn ha detto di aver collaborato strettamente con Darabont durante la produzione, e di non avere avuto voglia di restare dopo il licenziamento da parte della rete.
Dale è stato ucciso nell'episodio della seconda stagione Judge, Jury, Executioner, benché il personaggio sopravviva molto più a lungo nei fumetti originali. L'uomo viene sventrato dagli zombi e sceglie di farsi sparare alla testa da Daryl per non trasformarsi. È stata una fine dura e improvvisa, e molti fan desideravano per lui un'uscita di scena migliore, considerato il suo ruolo di bussola morale del gruppo. All'epoca, il produttore esecutivo Robert Kirkman disse che gli sceneggiatori avevano deciso di uccidere Dale per mantenere la tensione e spingere i personaggi fuori dalla loro zona di comfort. Potrebbe essere in parte vero, ma sulla base della rivelazione di DeMunn, probabilmente non era la ragione principale.
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Fonte: io9