The Walking Dead 7, Sonequa Martin-Green reagisce al destino di Sasha
Sonequa Martin-Green parla del destino del personaggio di Sasha nel finale della settima stagione di The Walking Dead
Sasha ha subìto più o meno la stessa sorte nel finale della settima stagione - anche se in questo caso il personaggio della serie commette un suicido all'interno della bara durante il tragitto dal rifugio di Negan ad Alexandria, una morte resa possibile grazie alla pillola velenosa creata da Eugene nel precedente episodio. Una volta aperta la bara Negan si ritrova contro la versione zombie di Sasha.
È stata la cosa giusta da fare. Una cosa che l'ha resa completa. Nel momento in cui ho capito come sarebbe successo ho trovato la cosa piuttosto poetica. Perché mi sembrava la giusta fine per la mia storia, il culmine perfetto della mia vita. Sentivo come se tutte le mie strade mi portassero a quel momento in quel luogo di completo altruismo. È stato perfetto.
In un modo bellissimo è stata la prima volta che abbiamo tifato per un errante. Inoltre è stato bello per il modo in cui ho visto il tutto: lo spirito guerriero che vive ancora. Anche dopo la morte ero determinata a combattere perché avevo realizzato il mio scopo. Mi era stato rivelato. Ogni cosa che c'è stata prima di quel momento ruotava intorno all'auto-conservazione, a quei meccanismi per difendere se stessi, in pratica tutto ruotava intorno a sé. E durante il corso della mia vita come Sasha tutto si è evoluto fino al punto in cui sono arrivata a dire, 'Ok, ora ho uno scopo più importante perfino più grande di me, questo è per il futuro, e cercherò di raggiungerlo anche nella morte."
Scott M. Gimple - guest-star dell'episodio di Talking Dead - motiva la morte di Sasha in questo modo:
Sasha non sarebbe mai dovuta essere una vittima, l'abbiamo pensato sempre così. Lei voleva un'arma da Eugene. Voleva un coltello. Non è riuscita ad ottenerlo, allora è diventata lei stessa un coltello.
Fonte: EW