The Sandman, Neil Gaiman: "Rimarreste stupiti nello scoprire quante cose non sono in CGI"
Nonostante The Sandman sia ricco di effetti visivi, Neil Gaiman afferma che moltissime cose sono state realizzate sul set
Chi ha visto la prima stagione di The Sandman avrà notato che la serie ha un comparto visivo decisamente sgargiante, con un notevole utilizzo della computer grafica e del comparto scenografico per restituire le suggestioni evocate dalle tavole del fumetto originale, aggiungendo un tocco di originalità.
I due punti di riferimento principali per noi sono stati i nostri fumetti e i film di Powell/Pressburger, che a quanto pare adoravamo sia io che il co-creatore Alan Heinberg. In quei film si alternano un grande realismo e il desiderio di allontanarsi da esso. Se guardate Scala al Paradiso, al modo in cui gestiscono gli effetti speciali pratici... In questo mondo sommerso dalla computer grafica, è molto facile guardare a Sandman e dire: "Questa roba è tutta fatta al computer". Ma rimarreste stupiti nello scoprire quante cose in realtà non siano in CGI. Abbiamo costruito tantissime cose, erano lì sul set. Erano cose impossibili da costruire, e invece le abbiamo costruite perché volevamo che la serie avesse un determinato aspetto e desse certe sensazioni.
Conosco Mike, e quindi sapevo che sicuramente era andato in un diner e lo aveva disegnato mentre si trovava lì... E infatti così è stato. Dringenberg ci ha parlato di questo diner di Salt Lake City, ormai chiuso, scendendo persino nel dettaglio del carattere utilizzato sul menu. E lo abbiamo utilizzato per il menu, nella serie. Per me scendere così nel dettaglio è il modo ideale per esprimere il nostro amore e la nostra cura.
LEGGI – The Sandman: ascolta la colonna sonora completa della serie!
LEGGI – The Sandman: le recensioni internazionali della serie da oggi su Netflix
LEGGI – The Sandman: Neil Gaiman spiega perché la serie non è legata al DC Universe
Trovate tutte le informazioni e le notizie su The Sandman nella scheda.