The Resident: la serie in Italia su Fox Life dal prossimo 5 marzo
Il medical drama The Resident, con Matt Czuchry, sta per arrivare nel nostro paese
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Gli errori medici sono la terza causa di morte negli Usa dopo il cancro e gli infarti
THE RESIDENTPROTAGONISTI, LA MALASANITA’ E UN MEDICO PIU’ CINICO DI HOUSE
“THE RESIDENT offre un sorprendente sguardo critico sia sul sistema sanitario USA governato dalle multinazionali dell’healthcare che sulla natura dei rapporti umani” VARIETYIn prima visione assoluta dal 5 marzo il lunedì alle 22.00
su FoxLife (Sky, 114)
Grey’s Anatomy ci ha dato un assaggio sui rapporti fra medici e tirocinanti all’interno di un ospedale americano. In THE RESIDENT il gioco si fa più duro, come potranno scoprire gli spettatori italiani dal5 marzo su FoxLife (Sky,114) alle 21:00. Il nuovo medical drama non ha paura di alzare il velo su tutte le contraddizioni della sanità americana a partire da quella più banale: negli USA chi vuole ricevere le cure più adatte alla sua malattia deve avere una buona assicurazione medica.
Il produttore della serie, Antoine Fuqua (Training Day, I Magnifici 7), ha così dichiarato “Abbiamo cercato di rappresentare una situazione simile alla vita di tutti i giorni, mettendo a nudo i problemi di una grande azienda ospedaliera. È bastato iniziare le riprese per capire che stavamo portando a galla storie che qualunque cittadino americano aveva vissuto sulla sua pelle”.
Nella grande tradizione dei medical drama televisivi, anche le vicende di The Resident ruotano intorno a un grande ospedale, il Chastain Park Memorial Hospital e alle sue corsie affollate da medici, pazienti e varia umanità. The Resident vede protagonisti tre medici in diverse fasi della loro carriera oltre a una giovane e determinata infermiera. Il dottor Devon Pravesh (Manish Dayal,Halt and Catch Fire) è un neolaureato che vede infrangere i suoi sogni di giovane idealista nell’incontro con l’arrogante resident -medico tirocinante- Conrad Hawkins (Matt Czuchry, Una Mamma Per Amica, The Good Wife). Devon scopre rapidamente che la realtà della professione non è quella immaginata e nemmeno la migliore scuola medica avrebbe potuto prepararlo a quello che lo aspetta. Nell'ospedale lavora anche l’anziano dottor Randolph Bell (Bruce Greenwood, The Post, Star Trek, Mad Men), la star del reparto di chirurgia che però comincia a perdere colpi in sala operatoria insabbia i suoi errori costringendo giovani colleghi che tiene sotto scacco col ricatto a coprirlo.
Se Conrad Hawkins sembra più cinico di Dr. House è pur vero che dietro i suoi modi bruschi si nasconde un idealista -esattamente come Devon- che però ha imparato la lezione e vuole trasmetterla in maniera brutale anche al giovane collega. Aggirare le regole per raggiungere l’obiettivo: il diritto a essere assistiti di tutti i pazienti, anche quelli che non hanno un’assicurazione, sono clandestini o sono stati scavalcati nella lista d'attesa per un trapianto da qualcuno di molto importante. Conrad e gli altri medici del Chastain vivono sul labile confine fra bene e male, dilemma etico per eccellenza, che trova il suo palcoscenico ideale nelle corsie di un ospedale.
“Quante volte dopo il decesso di un paziente i parenti si sentono dire che il loro caro è morto a causa di complicazioni?” commenta sempre il producer Fuqua. “È stato solo destino o magari c’entrano anche terapie sbagliate e trattamenti somministrati solo per far guadagnare di più un ospedale che ha fra i suoi obiettivi principali il profitto? Il motivo per cui mi sono subito appassionato a The Resident è che mostra sia la parte buona che quella meno buona della sanità a stelle e strisce”.
I tre medici protagonisti sono affiancati dall'infermiera Nicolette Nevin (Emily VanCamp, la star canadese di Everwood, Revenge, Brothers & Sisters e al cinema la saga di Captain America), che ha un legame sentimentale molto altalenante con Conrad. A completare il cast, la dottoressa Mina Okafor (Shaunette Renée Wilson, Black Panther, Billions), promettente chirurgo di origini nigeriane costretta a confrontarsi con odiosi pregiudizi razziali e Renata Thorpe, interpretata dall’attrice israeliana Moran Atias, manager esperta ed elegante, dotata di astuzia e fascino.
Regista della serie il veterano Philip Noyce (Ore 10: calma piatta, The Quiet American).
via comunicato stampa