The Question: Kevin Smith sul pitch scartato che potrebbe diventare un fumetto
Kevin Smith racconta una storia su The Question, su un soggetto scartato dalla Warner Bros e sulla decisione di realizzare un fumetto
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Smith - Recentemente mi è capitato di sottoporre una cosa e prima ho fatto la proposta a una sezione della Warner e loro mi hanno detto: "Santa m***a, è grandioso!". E io ho ringraziato, loro mi han detto che avrebbero voluto lavorarci subito e avrebbero chiesto all'interno della compagnia per capire se già qualcun altro aveva piani per quello specifico personaggio. Poi sono tornati da me con la notizia che in effetti c'erano state delle conversazioni ma nessun progetto specifico e che ai piani alti sarebbero stati felici di sentire il mio.
Smith - Cose che senti dire spessissimo nel nostro ambiente. Noi abbiamo fatto la seconda proposta e quelli che l'hanno valutata hanno semplicemente commentato dicendo che era una storia molto dark. E io cercavo di sottolineare il fatto che era anche molto divertente. Ma loro rispondevano che era troppo oscura. E quindi non hanno approvato. E le cose sono fottutamente morte così.
Smith ha poi spiegato che il personaggio coinvolto era Question, personaggio per cui aveva dei piani già da diverso tempo, e che il soggetto è poi stato trasformato in una storia a fumetti. Sarebbe stato Robert Kirkman a spingerlo a riadattare l'idea per un progetto che non coinvolgesse la DC.
Smith - Dopo vent'anni di tentativi di creare qualcosa con Question sono stanco e quindi ho deciso di fare una cosa mia. Sapete chi mi ha dato la spinta? Robert Kirkman. Nel nostro show, ha parlato del suo lavoro alla Marvel dicendo che si era divertito molto con loro, ma che a un certo punto ha iniziato a chiedersi perché stesse consegnando le sue migliori idee a una compagnia solo perché voleva bene ai personaggi. Si sentiva ostaggio della nostalgia e doveva solo attraversare la strada, dare altri nomi ai protagonisti e raccontare storie che sarebbero state solo sue.
Fonte: ComicBook.com