The Post: i primi commenti a caldo della stampa americana promuovono il film di Steven Spielberg

Ecco i primo commenti su The Post che la stampa americana ha riservato a The Post, in attesa dello scadere dell'embargo sulle recensioni il prossimo 6 dicembre

Condividi
Nei prossimi mesi avremo modo di gustare al cinema ben due film diretti da Steven Spielberg: The Post e Ready Player One.

Il primo citato è in uscita il 22 dicembre nelle sale americane in un numero limitato di sale (si espanderà poi nel resto dei cinema il 12 gennaio 2018). Nelle ore scorse l'embargo sulle reazioni social è terminato (quello sulle recensioni finirà il 6 dicembre) e questi primi commenti, oltre a lodare generalmente la pellicola, riconoscono anche che il lungometraggio arriva in un periodo molto importante in cui il giornalismo, quello vero, pare aver perso terreno nei confronti delle cosiddette "fake news".

Ecco una rassegna dei tweet più rilevanti:

Jon Frosch: la recensione di Todd McCarthy di The Post arriverà sull'Hollywood Reporter il 6 dicembre. Penso che il film sia atterrato su quel territorio dei film "buoni, ma non gradiosi" di Steven Spielberg. Elegante ed efficiente fino alla svolta goffa e sdolcinata del finale. La Streep è fantastica (interpretazione miracolosamente sottile), Hanks fa molto Tom Hanks e non è particolarmente interessante. Volevo più Kay Graham, eroina poco nota del giornalismo.

Peter Sciretta: The Post è film molto importante non solo per la Storia, ma per la contemporaneità. La Streep è meravigliosa. La platea della mia proiezione è esplosa in almeno sei fragorosi applausi durante la visione. Il miglior film di Spielberg da Munich.

Alissa Wilkinson: Buone performance e tutti argomenti di estrema importanza. E grande intrattenimento. Portateci tutta la famiglia! E sì, una delle migliori Streep degli ultimi anni.

David Sims: The Post è fantastico e, probabilmente, vincerà qualche Oscar ed è la migliore interpretazione di Meryl dai giorni de Il Diavolo Veste Prada, contenti adesso? Seriamente: ho gridato e urlato ad alta voce in almeno un paio di occasioni. A un certo punto ho afferrato il ginocchio di Jordan Hoffman con tutta la mano. È una nuova voce nell'adorazione di Spielberg per il procedimento e la adoro.

Jordan Hoffman: The Post, così come stanno già dicendo altri, è dinamite. Ai livelli di Cronisti d'Assalto? Ai livelli di Lincoln? Non saprei. Probabilmente sì. Meryl Streep ha una serie di battute che ricordano un po' a tutto perché lei è Meryl "Porca Miseria" Streep!

Clayton Davis: The Post di Steven Spielberg è un film sull'importanza del giornalismo che arriva davvero al momento giusto. Tom Hanks fa a brandelli suo suo ruolo, mentre Meryl Streep si presenta con una grazia angelica. Il lavoro di Kaiminski sulla fotografia e di Williams sulle musiche sono eccezionali. I primi 30 minuti si trascinano un po', ma in seguito tutto decolla. Il pubblico impazzirà.

Mark Harris: non posso fingere di essere interamente oggettivo con The Post. Ma è fantastico. Il mio endorsement a questo screenshot.

Perri Nemiroff: The Post è eccellente. Cosa ovvia, ma comunque da dire: Streep e Hanks sono ottimi. Ci mette un po' a prendere il via ma è molto *mosso* dall'esperienza di Kay Graham e sul quanto sia incredibilmente importante raccontare la sua vicenda oggigiorno.

Sasha Stone: The Post è un film che ci ricorda perché Steven Spielberg sia un professionista senza eguali. I Pentagon Papers hanno cambiato tutto. In un'epoca non dissimile da quella odierna - dove ci sono forse simili all'opera. Al lavoro su questo film ci sono solo talenti di Serie A.

La pellicola sarà incentrata sui fatti del 1971 legati allo scandalo dei Pentagon Papers pubblicati dal Washington Post, uno “studio segreto della Difesa sul coinvolgimento politico e militare nel Vietnam”. Basato su uno script di Liz Hannah acquisito dalla Pascal Pictures di Amy Pascal, The Post ripercorrerà gli eventi del 1971 quando l’analista militare Daniel Ellsberg fotocopiò il report e affidò alla stampa: il New York Times pubblicò un primo leak, affiancato poi dal Washington Post. Hanks interpreterà il direttore del post Ben Bradlee, mentre la Streep interpreterà l’editrice Kay Graham.

Nel gremito cast troviamo anche Alison Brie, Sarah Paulson, Carrie Coon, David Cross, Bruce Greenwood, Tracy Letts, Bob Odenkirk, Jesse Plemons, Michael Stuhlberg, Zach Woods e Bradley Whitford.

Continua a leggere su BadTaste