The Penguin, Colin Farrell aggiorna sul sequel di The Batman e conferma: "Vorrei girare la stagione 2"
Colin Farrell ha parlato della possibilità di ritornare sul set per un'eventuale stagione 2 di The Penguin e aggiorna i fan sul sequel di The Batman
Colin Farrell, al termine della prima stagione, ha confermato che sarebbe interessato a tornare sul set per un'eventuale stagione 2 di The Penguin e ha aggiornato i fan sulla situazione del sequel del film The Batman.
Se c'è un'idea grandiosa per la stagione 2 e la scrittura fosse davvero robusta e forte, o più forte sulla pagina rispetto a quanto era la prima stagione, ovviamente la farei.
Per me il livello del successo non è molto alto. Si tratta di 'Alla maggior parte delle persone piace?. Semplicemente quello. Amo essere coinvolto in cose che sono approvate dalla critica, è molto meglio rispetto all'alternativa, ma sto lavorando da abbastanza tempo per sapere che il pubblico rappresenta realmente i critici più importanti.
Non proseguite con la lettura, ovviamente, se non volete anticipazioni sugli eventi del season finale.
L'interpretazione del villain
Colin, intervistato da The Hollywood Reporter, ha ricordato che si è immerso totalmente nel personaggio, anche grazie alle tante ore richieste per compiere la trasformazione fisica necessaria a interpretare il villain, ed è arrivato al punto in cui parlare con il proprio accento era molto più difficile rispetto a usare quello di Cobb:
Sembrava più naturale e sono rimasto ossessionato dal ruolo. Era così dark.
Farrell ha ricordato che le persone vedono per due ore un film e se assistono a una storia disturbante avranno delle conseguenze sul proprio umore:
Quindi se affronti una cosa simile come attore, ed è davvero ben ideata e ti senti in connessione con il ruolo, tutto quello influenza il tuo umore, ovviamente. Lo stai facendo per 14 fottute ore al giorno! Non vuol dire che vai a casa e non sai chi sei. Ma ha avuto un impatto su di me in un modo che la recitazione dovrebbe avere alle volte.
Il protagonista di The Penguin ha spiegato che alcuni autori hanno tolto dal loro contesto alcune sue dichiarazioni in cui ha esagerato spiegando che non vedeva l'ora di concludere le riprese per non doversi più sottoporre alle sessioni di trucco. L'attore ha sottolineato:
Mi viene ansia attualmente semplicemente pensando all'idea di dover sedermi per ore. Ma ho sempre amato il materiale, e non ho mai dimenticato che si tratta di un privilegio poter interpretare un personaggio che ha vissuto così tanto a lungo nei fumetti e poi in varie versioni in tv e nei film.
Le scelte prese da Oz
Colin ha spiegato che, rispetto a quanto accade abitualmente, ha avuto meno problemi nel rivedersi sullo schermo grazie al trucco.
Tra le sue scene preferite ci sono quelle di Oz con la madre, come quella in cui il suo personaggio torna a casa e la trova in bagno, vittima della sua demenza, senza poter fare nulla. La donna gli chiede quindi di ucciderla prima di peggiorare, ma lui non può perché la considera la sua eroina, la sua fonte di ispirazione, la fonte di amore e accettazione che vuole profondamente, pur senza mai averlo avuto. Colin ha sottolineato:
Fino a quando è viva, ha sempre l'opportunità di renderla orgogliosa. Quindi l'idea di spegnere la luce della sua vita è qualcosa per cui prova orrore. Penso sia il momento in cui Oz è maggiormente onesto.
Colin ha quindi commentato la scelta di Oz presa nel finale, quando riporta Sofia (Cristin Milioti) ad Arkham, spiegando che si tratta di qualcosa di più crudele rispetto a ucciderla e ricordando che il criminale prova dei sentimenti per la giovane e in un certo senso voleva proteggerla. La star ha sottolineato:
Non sono del tutto convinto dopo che si è dimostrata un tale pericolo e minaccia, qualcosa di incredibilmente notevole e forte. Penso che Oz le sparerebbe in testa. Ma quello non è ciò che volevano fare alla fine dello show. Quindi ho fatto quanto richiesto.
Per quanto riguarda la storia di Victor (Rhenzy Feliz), invece, Farrell ha ribadito che le zone grigie sono quelle più interessanti in cui muoversi, prima di spiegare:
Subito dopo che l'amore di Oz per la madre è stato usato contro di lui e ha quasi causato la sua sconfitta, l'idea di avere qualcuno abbastanza vicino da renderlo vulnerabile è qualcosa con cui non può proprio avere a che fare.
Gli aggiornamenti sul sequel di The Batman
Colin Farrell ha quindi parlato di The Batman 2 dichiarando:
Non ho ancora letto uno script.
La star ha poi sottolineato che non si aspetta nulla:
Ho firmato per tre film di Batman, ma non sapevo se sarei stato nel secondo. Matt Reeves è uno sceneggiatore brillante e un filmmaker straordinario, e ciò che mi rende maggiormente entusiasta/nervoso del secondo film non è quello che fa Oz, o in che situazioni si ritrova coinvolto o quali momenti all'insegna del successo si trova a vivere, ma quale sarà la sua voce. Come è la sua personalità? Si stava formando e cambiando nella miniserie e, alla fine degli otto episodi, si è concretizzato in qualcosa di diverso. C'è una specie di psicopatia quasi delirante presente nell'ultima scena. Quindi, come viene recepito nel secondo film? Mi hanno raccontato cinque o sei scene. Non ho speranze o aspettative. Sono davvero un libro aperto ed è il modo in cui mi entusiasmo oppure no. Penso che alle volte gli attori, se hanno una carriera che dura da abbastanza tempo, possono alle volte prendere troppe decisioni. Il che non vuol dire che non mi opporrò, non discuterò o combatterò per difendere Oz: ormai credo di conoscerlo meglio di chiunque.