The OA, lo sfogo di Jason Isaacs: "la terza stagione era geniale!"

Jason Isaacs è tornato a parlare di The OA, cancellato dopo due stagioni da Netflix, e del piano originale per arrivare a cinque stagioni complessive

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Il cammino di The OA, è noto, si è interrotto dopo due stagioni. Il piano originale per la serie di Brit Marling era quello di arrivare a cinque stagioni, ma Netflix ha deciso diversamente. A confermare le previsioni di lungo periodo per la serie arriva anche la voce di Jason Isaacs, tra i protagonisti dello show. L'attore, che recentemente ha prestato la propria voce per un altro prodotto della piattaforma, Dark Crystal: La resistenza, ha parlato di The OA:

Sì, avevano ideato tutte e cinque le stagioni, quando l'hanno proposta fin dal principio. Hanno ideato il soggetto della prima stagione, e poi ci hanno messo due anni a scriverla. Penso fosse per questo che lo show aveva una voce così chiaramente unica. Erano Zal [Batmanglij] e Brit [Marling], senza interferenze di nessuno. Hanno la loro umanità, la loro autenticità, la loro bellezza, il loro desiderio di connessione umana. Ecco perché ha toccato così tante persone, così profondamente. Ci sono stati flashmob fuori dal quartier generale di Netflix, cartelloni pubblicitari a Times Square. Non vorrei il loro lavoro. Non so su cosa basino le loro decisioni, li ammiro per averlo commissionato, in primo luogo, e sono così grato che siamo riusciti a fare due stagioni.

Sapevo esattamente dove sarebbe andata la terza stagione, ed era assolutamente geniale. Quando mi hanno detto la fine della stagione 2, ho detto: "Aspettate, ragazzi, siete davvero sicuri? A me sembra pazzesco. Cosa puoi fare dopo?" Quindi mi hanno fatto sedere e me l'hanno detto, e 15 minuti dopo, la mia mascella era spalancata. Non vedevo l'ora di iniziare a girarla. E ora sembra che non ce la faremo. Triste, non solo per i fan, ma per me, perché ero in prima fila. Sono un grande fan dello show. Morivo dalla voglia di vedere il resto delle stagioni perché so che sono succede nelle loro teste, e mi sono divertito così tanto e sono stato commosso dalle prime due stagioni.

Al centro della serie c’era la storia di Prairie Johnson, una ragazza non vedente che era scomparsa e ritornava nella comunità in cui era cresciuta e, misteriosamente, riacquistava di nuovo la vista. Prairie iniziava quindi a parlare di quanto accadutole nei sette anni avvolti dal mistero alle persone che aveva scelto per “compiere una missione”.

Recentemente è stato reso noto che la serie non avrà alcun "film conclusivo".

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Fonte: CB

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