The Mandalorian: i retroscena e le curiosità sull'apparizione di Hamill nel finale della seconda stagione
Grazie allo speciale di Disney Gallery dedicato al finale della seconda stagione di The Mandalorian i fan possono scoprire i segreti della scena con protagonista Mark Hamill
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Lo speciale Disney Gallery: The Mandalorian dedicato al finale della seconda stagione è arrivato su Disney+ e i fan possono ora vedere come è stata creata la memorabile sequenza dell'apparizione di Luke Skywalker grazie alla partecipazione di Mark Hamill.
Hamill si è sottoposto poi al processo che permette di catturare in alta definizione le sue espressioni e i movimenti del viso, da varie prospettive e con diverse illuminazioni, mentre recita i dialoghi usati nello show in modo da poter successivamente procedere con il "ringiovanimento" in digitale.
Per realizzare il lavoro in modo più preciso possibile è stato inoltre coinvolto Matt Rugetti, scelto come controfigura dell'attore.
Jon Favreau, creatore e produttore di The Mandalorian ha spiegato che erano state prese in considerazione tutte le tecniche a disposizione pur di mostrare Luke sugli schermi, compresa la possibilità di creare totalmente in digitale il protagonista, come accaduto con Tarkin in Rogue One, e un processo che avrebbe eliminato le rughe dal volto come se un artista le stesse cancellando spruzzando del colore. La scelta finale è stata di utilizzare la tecnologia usata anche per i video deep fake sfruttando il materiale di archivio dei film della saga originale, interviste e altri materiali utili ad avere varie opzioni visive utili a creare un modello in grado di far sovrapporre al volto di Rugetti la performance di Mark Hamill.
Per mantenere la segretezza, inoltre, la star non ha girato la scena, non presente nello script dell'episodio, alla presenza di altri membri del cast ed era stato usato il nome di Klo Poon, jedi esistente nella saga, per fingere che nel finale il salvataggio sarebbe stato compiuto da un altro personaggio. I produttori avevano persino creato delle immagini in digitale con Klo Poon da usare nel caso in cui fossero emerse delle indiscrezioni dal set, facendo quindi credere ai fan che avrebbero assistito al debutto in versione live-action del personaggio apparso in Clone Wars.
Il sound editor Matthew Wood ha spiegato che il programma riceve le informazioni e le "impara". Per questo motivo è stato usato il materiale relativo ai film girati in passato dall'attore, usando i file audio della trilogia diretta da George Lucas e di un audiolibro realizzato in quegli anni, oltre a dei contenuti radiofonici su cui aveva lavorato. Tutti i file audio sono stati inseriti nel sistema e sono poi stati suddivisi in parti per ottenere le battute desiderate.
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Nell'approfondimento dedicato al dietro le quinte si scopre infatti che la star della saga stellare ha indossato il mantello del cavaliere jedi, ha usato una replica della spada laser e ha girato la sequenza in cui arriva per salvare Baby Yoda/Grogu e i suoi amici.
Per realizzare il lavoro in modo più preciso possibile è stato inoltre coinvolto Matt Rugetti, scelto come controfigura dell'attore.
Jon Favreau, creatore e produttore di The Mandalorian ha spiegato che erano state prese in considerazione tutte le tecniche a disposizione pur di mostrare Luke sugli schermi, compresa la possibilità di creare totalmente in digitale il protagonista, come accaduto con Tarkin in Rogue One, e un processo che avrebbe eliminato le rughe dal volto come se un artista le stesse cancellando spruzzando del colore. La scelta finale è stata di utilizzare la tecnologia usata anche per i video deep fake sfruttando il materiale di archivio dei film della saga originale, interviste e altri materiali utili ad avere varie opzioni visive utili a creare un modello in grado di far sovrapporre al volto di Rugetti la performance di Mark Hamill.
Per mantenere la segretezza, inoltre, la star non ha girato la scena, non presente nello script dell'episodio, alla presenza di altri membri del cast ed era stato usato il nome di Klo Poon, jedi esistente nella saga, per fingere che nel finale il salvataggio sarebbe stato compiuto da un altro personaggio. I produttori avevano persino creato delle immagini in digitale con Klo Poon da usare nel caso in cui fossero emerse delle indiscrezioni dal set, facendo quindi credere ai fan che avrebbero assistito al debutto in versione live-action del personaggio apparso in Clone Wars.
Favreau ha inoltre sottolineato che la voce che si sente nella puntata di The Mandalorian non è realmente quella di Hamill:
Le persone non si rendono conto che non è una voce vera. Quella del giovane Luke Skywalker è stata realizzata in modo completamente digitale usando un'applicazione chiamata Respeecher.