The Man in the High Castle 4: la spiegazione del finale della serie

Lo showrunner di The Man in the High Castle ha dato la sua spiegazione al finale misterioso della quarta e ultima stagione della serie Amazon Prime Video

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Spoiler Alert
La quarta e ultima stagione di The Man in the High Castle è arrivata su Amazon Prime Video. Al termine della visione di questi dieci episodi conclusivi, molti spettatori potrebbero essere rimasti confusi dal finale dato alla storia. Cerchiamo di capire meglio il finale dell'ultima stagione di The Man in the High Castle, anche tramite le dichiarazioni rilasciate dallo showrunner David Scarpa nel corso di un'intervista. Ecco quindi la spiegazione del finale della quarta stagione di The Man in the High Castle.

Dopo la ritirata dell'impero giapponese dagli stati del Pacifico, il Reich si prepara a invadere e conquistare il resto degli Stati Uniti. John Smith (Rufus Sewell), convocato a Berlino per rispondere di presunto tradimento, agisce a sorpresa e, con un colpo di Stato, uccide tutti i vertici politici e militari e prende il controllo delle forze negli Stati Uniti. Il suo prossimo passo è muovere le truppe, ordinare bombardamenti a tappeto sulle principali città della costa, e procedere a costruire nuovi campi di concentramento per i dissidenti e le minoranze.

Nell'ultimo episodio della serie, il gruppo dei ribelli, del quale fanno parte Juliana Crain (Alexa Davalos) e Wyatt Price (Jason O'Mara), organizza e porta a termine l'attentato nei confronti del comandante John Smith. In precedenza, Juliana era riuscita ad avvicinare Helen Smith (Chelah Horsdal), moglie del comandante. Facendo leva sui dubbi della donna e sulle sue ansie, il gruppo era riuscito ad ottenere un'informazione di vitale importanza sugli spostamenti del comandante. Helen infatti non riesce più a sopportare la vita domestica, soffre ancora per la perdita del figlio Tom e per l'allontanamento sempre più grande dalle due figlie rimaste. Scopre addirittura i progetti per la costruzione dei campi, e a quel punto decide di agire contro il marito. Conoscendo il suo itinerario, i ribelli preparano degli ordigni che fanno saltare un ponte nel momento in cui passa il treno su cui si trova il personaggio.

Sul treno, oltre a Smith, si trova anche la moglie Helen. Prima dell'incidente, i due hanno un ultimo confronto, nel corso del quale Smith dichiara di voler rapire suo figlio Tom dall'universo parallelo, e tenerlo praticamente prigioniero nel proprio. Helen si rifiuta di accettare questo gesto, e dichiara che i due hanno fallito come genitori in tutte le occasioni che sono state loro concesse. A quel punto, in seguito all'attentato, il treno precipita. Helen muore sul colpo, mentre John fugge nel bosco. Qui si verifica una sparatoria con Juliana e gli altri ribelli. Infine, Smith trova riparo su un'altura, e qui, all'arrivo di Juliana, si toglie la vita. Il comando passa al suo secondo Bill Whitcroft, che decide di annullare i bombardamenti, gettando via la sua medaglia nazista. I combattenti delle BCR possono tirare un sospiro di sollievo. Forse questo è l'inizio di un nuovo governo che potrebbe in un prossimo futuro trasformare anche la costa orientale.

Non è facile immaginare cosa accadrà in questo caso. I combattenti afroamericani delle BCR hanno rigettato la bandiera americana, dicendo che per loro non ha mai significato nulla, ed è difficile immaginare una pacifica unione in tutti gli Stati Uniti. Ma la situazione sembra comunque ad un punto di svolta. Nel finale, Juliana attraversa un passaggio, che aveva già visto in uno dei filmati in cui era protagonista, e si ritrova di fronte al macchinario per il passaggio dimensionale. Qui ritrova Wyatt e Hawthorne Abendsen, l'uomo nell'alto castello. Il portale si apre dall'altra parte, e iniziano ad arrivare persone non meglio identificate e i cui volti rimangono nell'ombra. Hawthorne percorre il cammino inverso e si dirige verso il portale.

Si tratta di un finale volutamente sospeso e non del tutto chiaro nel suo significato. Lo showrunner David Scarpa ha dichiarato:

Ho discusso molto con il produttore esecutivo e regista Daniel Percival, così come gli altri, su quanto volevamo spiegare rispetto alle ultime scene. In parte la nostra intenzione era quella di lasciare il pubblico desse la propria interpretazione su ciò che avveniva sullo schermo. Ciò che dovrebbe essere chiaro per ogni spettatore è che il portale essenzialmente è aperto e rimarrà così. In effetti, ciò che vuol dire è che due mondi sono diventati uno. C'è un passaggio tra un mondo e l'altro, e ora le persone possono muoversi liberamente tra di essi. Cosa vuol dire? Che ci sono delle persone ordinarie, secondo l'interpretazione comune, che sono state chiamate ad assistere a questo evento, e che si muovono attraverso il portale, e che quindi questi due mondi saranno fusi insieme.

Nonostante questa spiegazione, lo showrunner di The Man in the High Castle ha ammesso che il finale volutamente non è perfettamente chiaro e preciso, perché non è così che la vita funziona, e che sono più apprezzabili finali ambigui come quello dei Soprano che invitano lo spettatore a riflettere.

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Fonte: collider - EW

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