The Last of Us Part II, alcuni indizi preannuncerebbero la conversione per PC

Dalla rete spunta un piccolo dettaglio che potrebbe aver anticipato la futura pubblicazione di The Last of Us Part II anche su PC.

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Anche The Last of Us Part II potrebbe seguire lo stesso destino che sta accomunando sempre più recenti produzioni di casa Sony, ovvero una conversione su PC, a seguito un periodo di esclusività più o meno breve su PlayStation 4. Dopo Death Stranding, che ha fondamentalmente inaugurato il trend ed atteso su Steam per l'estate prossima, altri giochi come MLB The Show e Horizon Zero Dawn seguiranno presto la stessa sorte.

Nonostante una simile politica stia riscontrando qualche resistenza e suscitando alcune lamentele tra i fan più intransigenti, a ben vedere si tratta di una normale evoluzione del mercato, sempre più slegata a singoli device e piattaforme.

Ciò che non ci saremmo mai aspettati, semmai, è il constatare che anche un gioco ancora lontano dall'essere commercializzato potrebbe presto essere annunciato anche su PC.

The Last of Us Part II uscirà il prossimo 29 maggio attualmente solo su PlayStation 4. A scatenare l'indiscrezione, tuttavia, ci ha pensato un inserzione pubblicata su Linkedln da parte di Naughty Dog. Nel post, si fa espressamente richiesta di una nuova figura professionale da inserire nell'organico affinché sviluppi ed implementi tecniche di rendering da utilizzare proprio nel survival horror di prossima uscita.

Niente di così speciale, non fosse che tra i requisiti richiesti al nuovo assunto figura anche la conoscenza di linguaggi macchina e di software generalmente utilizzati nell'ambito dello sviluppo su PC. Per esempio, il candidato dovrà essere a suo agio con le API DirectX12 e Vulkan, strumenti ben noti ai più smanettoni che ci leggono.

Non c'è nulla di ufficiale, insomma, seppure sia impossibile non farsi qualche domanda alla luce di un annuncio di lavoro di questo genere. Molto meglio aspettare ulteriori conferme e vedere come si evolve la situazione, consapevoli che una strategia del genere, a fine ciclo vitale di una console, potrebbe essere comunque molto vantaggiosa per un publisher come Sony.

Fonte: GameReactor

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