The House that Jack Built: Lars Von Trier e i protagonisti si contorcono nei nuovi poster

Ecco le inquietanti locandine di The House that Jack Built di Lars Von Trier

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In occasione del debutto di The House that Jack Built al CPH PIX film festival in Danimarca, previsto per questa sera, Zentropa Productions e Lars Von Trier hanno diffuso sette nuovi character poster del film.

Le locandine, che raffigurano il regista e sei protagonisti in posizioni alquanto contorte e innaturali, sono state realizzate da The Einstein Couple, che così descrive il lavoro:

I film di Lars von Trier non sono mai prevedibili. Con questa cosa in mente, abbiamo capito che anche i teaser poster non potevano esserlo. Abbiamo cercato di realizzare una campagna che fosse legata al tema del film, e che nello stesso tempo funzionassero da soli. Abbiamo deciso di ritrarre i personaggi ispirandoci alla sofisticata esaltazione dell'omicidio operata da Jack.

Potete vedere le locandine qui sotto:

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The House that Jack Built è stato presentato fuori concorso alla 71esima edizione del Festival di Cannes scandalizzando il pubblico in sala.

Nel cast, assieme a Matt Dillon e a Uma Thurman, troviamo anche Siobhan Fallon Hogan, Sofie Gråbøl, Riley Keough, Ed Speelers, Bruno Ganz.

Qui di seguito trovate la nostra traduzione della sinossi:

USA, gli anni settanta. Seguiamo l’intelligente e brillante Jack durante cinque “incidenti”, ci vengono presentai gli omicidi che rendono Jack un serial killer. Viviamo la storia attraverso il suo punto di vista: ogni omicidio, per lui, è un’opera d’arte anche se la sua disfunzione gli dà non pochi problemi nel mondo esterno.

Nonostante l’intervento finale e inevitabile della polizia si avvicini (da un lato provocando Jack, dall’altro mettendogli pressione), lui contrariamente a ogni logica si prende dei rischi sempre più grandi. L’obiettivo è realizzare l’opera d’arte definitiva: una collezione di tutti i suoi omicidi all’interno di una casa da lui costruita. In questo percorso ci vengono descritte le condizioni personali di Jack, i suoi problemi e i suoi pensieri attraverso una costante conversazione tra lui e la sconosciuta Verge – un miscuglio grottesco di sofisma, autocommiserazione quasi infantile e spiegazioni approfondite delle rischiose e difficili manovre di Jack.

Prodotto da Louise Vesth e Madeleine Ekman, girato in Svezia e Danimarca e costato 8.7 milioni di euro, il film è ambientato nell’arco di 12 anni.

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

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