The Good Wife: Christine Baranski commenta le nomination agli Emmy
L'attrice Christine Baranski commenta le nomination ricevute dal cast di The Good Wife e spiega la delusione per l'assenza nella categoria Miglior serie
L'attrice ha rivelato che evita di avere aspettative troppo alte nei confronti di questi momenti, ma è sempre meraviglioso ricevere un riconoscimento simile e scoprire che si concorre contro attrici del calibro di Maggie Smith.
Christine è rimasta però delusa dall'assenza di The Good Wife dalla categoria Miglior serie drammatica perché è stata una stagione fantastica e gli sceneggiatori hanno fatto un ottimo lavoro nell'ideare puntate drammatiche, emozionanti e ben costruite che il pubblico ha molto apprezzato.
Gli attori, ha ricordato, sono riusciti a ottenere una nomination proprio grazie all'ottima sceneggiatura.Christine ha rivelato che era convinta del fatto che Josh Charles cambiasse idea prima di abbandonare la serie, subito dopo aver iniziato le riprese dei nuovi episodi perché i copioni erano fantastici. L'attrice aveva provato a chiedere anche a Julianna Margulies se il collega non stesse ripensandoci. Christine ha confessato che stava vivendo una fase di negazione e quando si è resa conto dell'addio di Josh è stato un momento molto triste. L'ultimo giorno delle riprese in cui era presente lo stava osservando sul monitor mentre interpretava da solo una scena ed è scoppiata a piangere. Christine è poi andata nel camerino di Josh prima che lasciasse il set e lo ha abbracciato singhiozzando, spiegandogli che avrebbero parlato più avanti.
L'episodio dopo la morte di Will è quello che apprezza maggiormente perché mostra come le persone affrontano la morte. Nessuno si sarebbe aspettato che David Lee non dicesse niente e si limitasse a far uscire l'assistente dalla stanza per poi scoppiare a piangere, concedendosi qualche secondo di dolore. Diane licenza invece l'assistente che sta disperandosi nel corridoio. La morte, ha spiegato l'attrice, sconvolge il proprio mondo in modo molto profondo ed è stato bello vedere come ogni personaggio si rapportasse a quell'evento. Alicia, ad esempio, non riesce ad alzarsi dal letto.
Quell'episodio sarebbe quindi stato da proporre per una candidatura e da nominare agli Emmy, secondo Christine, perché non ci sono solo un paio di buone scene. L'intera puntata è di altissimo livello.Il fato che Diane abbia chiesto alla Florrick/Agos di lavorare con loro perchè Louis Canning vuole rimpiazzarla è stata una sorpresa inaspettata ma l'attrice ha ricordato che la morte ha un effetto purificante sulle persone e spinge a riconfigurare e rivalutare cosa è importante nella propria vita. La decisione di Diane è una conseguenza di questo perché vuole andarsene da un edificio che le ricorda così tanto Will, le loro discussini, le crisi, le battaglie. Diane è pronta a un cambiamento importante. Si è trattata di una scelta che nessuno poteva prevedere perché esce dallo studio legale e improvvisamente si trova in mezzo al campo nemico.
L'inizio delle riprese della sesta stagione è stato caratterizzato da un impegno ancora più grande da parte di tutte le persone coinvolte nella serie. Christine ha spiegato che c'è entusiasmo e un senso di responsabilità nei confronti del pubblico perché si sta vivendo un'esperienza professionale straordinaria e si sentono privilegiati nel poter raccontare la storia dei personaggi in altri 22 episodi. The Good Wife, inoltre, dimostra il grande talento dei creatori, degli autori e di Julianna Margulies.
Se Christine Baranski potesse scegliere darebbe un premio Emmy al The Dick Van Dyke Show perché lo amava tantissimo, tanto da scriverci un tema a scuola.