The Get Down: Baz Luhrmann scrive ai fan dopo la cancellazione dello show

Dopo la cancellazione di The Get Down, che al momento non andrà oltre la prima stagione, Baz Luhrmann, creatore e produttore esecutivo dello serie, ha scritto una lettera ai fan della serie, spiegando con rammarico di non essere stato più in grado di lavorare a tempo pieno allo show, decisione che indubbiamente ha avuto un peso nel mancato rinnovo. Come scritto da Luhrman:

[...] Quando ho chiesto di avere un ruolo centrale nel realizzare The Get Down, ho dovuto congelare l’impegno a dirigere un film per almeno due anni. Questa esclusività è comprensibilmente divenuta un punto fermo di Netflix e Sony, che sono stati partner fantastici e di grande supporto. Mi uccide il fatto che non riesca a dividermi in due per essere disponibile in entrambe le produzioni. Mi sento profondamente connesso con tutti coloro con i quali ho collaborato a questa straordinaria esperienza.

[...] Il cast di questo show è unico ed eccezionale. Non riesco a esprimere quando sia stato grato di lavorare sia con veterani che con giovani talenti, molti dei quali ora lavorano in varie produzioni o nel mondo della musica. […] Per quanto riguarda il futuro dello show, lo spirito di The Get Down e la storia che ha iniziato a raccontare… possiedono vita propria. Ciò che vive oggi potrà essere raccontato da qualche parte, in qualche modo, grazie a voi, ai fan e a coloro che ci supportano.

Per citare la splendida ballata di Mylene, “Ci vediamo dall’altra parte”

Con affetto

Baz

Ambientate nella scena musicale degli anni settanta di New York City, le dodici puntate della prima stagione di The Get Down mostravano la nascita dell’hip-hop, del punk e della musica disco attraverso la vita di un gruppo di teenager dell’area sud del Bronx che potevano fare affidamento solo su se stessi.

Il cast della serie, prodotta da Sony Pictures Television, includeva Shameik Moore, Justice Smith, Herizen Guardiola, Yahya Abdul-Mateen II, Jaden Smith, Skylan Brooks, Tremaine Brown Jr., Mamoudou Athie, Jimmy Smits e Giancarlo Esposito.

Fonte: Deadline