The Fabelmans: Steven Spielberg era "più vulnerabile" sul set, secondo la produttrice

La produttrice di The Fabelmans rivela che Steven Spielberg era più vulnerabile lavorando al film, dalla forte componente autobiografica

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La produttrice Kristie Macosko Krieger è fedele collaboratrice di Steven Spielberg da Il ponte delle spie fino all'ultimo The Fabelmans (LEGGI LO SPECIALE) per il quale ha ottenuto la sua quarta nomination agli Oscar. In un'intervista con THR, ha raccontato alcuni aneddoti sul suo rapporto con il leggendario cineasta, che definisce uno che "pretende sempre l'eccellenza". Complice la forte componente autobiografica della storia, lavorando a The Fabelmans Spielberg aveva però un atteggiamento più particolare. Ecco quale:

Era più vulnerabile e schietto e sembrava che tutta la sua armatura fosse stata tolta. Sembrava che fosse pronto a vedere cosa gli attori avrebbero portato a lui e cosa lui avrebbe portato alla giornata. E il risultato è stato davvero magico con tutti questi attori e Steven insieme.

Krieger racconta poi il suo ruolo nel portare alla luce il film, da lungo tempo in lavorazione:

Ogni tanto Tony [Kushner, co-sceneggiatore] mi diceva: "Steven e io ci siamo appena incontrati e abbiamo parlato di nuovo della sua storia familiare". Io li incoraggiavo a continuare a lavorarci e a scriverla. Io ero più favorevole perché, secondo me, se Steven non fosse mai stato interessato a fare questo film, mi andava bene che non lo facesse mai. Ma sembrava che per lui fosse una storia molto importante da raccontare e hanno lavorato a una trascrizione molto lunga. È stato probabilmente a marzo o aprile del 2020. Credo che ne stessero parlando. Ne avevano parlato anche durante la lavorazione di West Side Story. Prima ne avevano parlato durante Munich e Lincoln. Durante West Side Story, Steven intratteneva Tony con delle storie. Credo che in quel momento si siano detti: "Ok, incontriamoci e cominciamo a scriverlo". Tony faceva domande a Steven, Steven rispondeva. Stavano solo pensando a cosa avrebbe potuto essere la storia. Poi credo che l'abbiano accantonata per un po'. Poi, penso nell'ottobre del 2020, hanno iniziato a fare riunioni di Zoom tre giorni alla settimana, due ore al giorno. E in otto settimane, a dicembre, c'era una vera e propria sceneggiatura che ho tenuto tra le mani e ho letto.

Trovate tutte le informazioni su The Fabelmans nella nostra scheda.

Cosa ne pensate delle parole della produttrice di The Fabelmans su Steven Spielberg? Lasciate un commento!

FONTE: THR

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