The Expanse 5: Shohreh Aghdashloo e Cara Gee parlano di personaggi femminili forti e politica
Shohreh Aghdashloo e Cara Gee anticipano qualche dettaglio di quanto accadrà nella quinta stagione di The Expanse ad Avasarala e Drummer, oltre a parlare di donne forti e politica
Cosa possiamo attenderci dai vostri personaggi nella nuova stagione, visto che i vostri personaggi cercano di mantenere un ruolo da leader nonostante le difficoltà?
Cara Gee: Quando nella quarta stagione abbiamo lasciato Drummer aveva deciso di lasciare l'OPA perché non era più in linea con i suoi valori, ha preso anche a pugni in faccia Fred Johnson. Tra la quarta e la quinta stagione ha trovato un nuovo equipaggio ed è una vita davvero diversa rispetto a quella che conduceva in passato, sta vivendo in una famiglia particolare. Penso che per i primi 30 secondi della quinta stagione sia quasi felice, poi ovviamente tutto le viene tolto e deve iniziare una nuova avventura.
Shohreh Aghdashloo: Nella quarta stagione vediamo il mio personaggio rivelandone il lato più personale. La seguiamo nella sua camera da letto, la vediamo farsi una doccia, scegliere i vestiti, i gioielli, truccarsi e continua a pensare e pensare... La vediamo mentre sta prendendo una decisione importante. Nella quinta stagione ciò di cui aveva paura sta per diventare realtà. Quello che amo di questa fantastica serie è però che non è la prima volta che si sta preoccupando: nel secondo episodio della prima stagione la vediamo su un tetto mentre osserva le stelle e suo nipote le chiede 'Hai paura delle stelle?' e lei risponde 'No, ho paura delle rocce che le persone lanciano'. Nella quarta stagione la vediamo disperatamente chiedersi cosa fare e come gestire questi predatori, nella quinta i suoi timori sono già diventati veri.
Le due hanno quindi iniziato a discutere sulla scelta di chi si trova la Terra e Shohreh ha sottolineato:
A prescindere da dove ci si trova bisogna sempre pagare le tasse!
Cara ha replicato:
Non al punto di dover morire per pagare le tasse!
Immediata la replica ironica di Shohreh:
Chiedilo a me che vivo negli Stati Uniti! Anche se lavoro a Timbuctù alla fine dell'anno devo pagare le tasse qui in America, quindi anche voi che siete della Terra, a prescindere da dove avete scelto di vivere. Siete su Marte, nella fascia di asteroidi, Luna...? Dovete pagare!
Cara Gee ha però ribadito che è ingiusto tassare le persone e persino l'acqua, rischiando di far morire le persone.
Aghdashloo ha quindi compiuto una riflessione:
Ogni volta che parliamo del giusto governo si parla sempre di tasse, di come si possano utilizzare per aiutare chi è maggiormente in difficoltà. Si tratta sempre di tasse. Se non mettiamo le tasse come fa il governo a occuparsi degli altri?
L'attrice ha quindi ricordato che c'è una scena specifica nella serie in cui si parla di trovare chi non sta pagando le tasse e di come avrebbero dovuto essere puniti:
Insomma, pagate le vostre tasse!
In questa stagione i vostri personaggi mostrano il proprio lato forte e anche quello più vulnerabile, come è stato avvicinarsi a queste scene così emotivamente coinvolgenti?
Shohreh Aghdashloo: Assolutamente sì, sono personaggi forti! Penso che ogni donna, nel mondo intero, attualmente senta di voler essere più forte e ci sia il bisogno che ogni donna lo sia perché se vogliamo chiedere uguaglianza e di poter lavorare alla pari con gli uomini, allora dobbiamo essere forti, dare il meglio non per fingerci innocenti, ingenue, bisognose di aiuto. Ogni donna deve essere più forte, a maggior ragione questi personaggi. Quello di Cara, ad esempio, nel corso delle stagioni ha preso sempre di più il controllo ed è sempre più sicura, attiva... Non c'è nessun altro modo per evolversi ed essere più forte per realizzare i propri sogni, ottenere il lavoro che si desidera e rendere il mondo un posto migliore, assumere un ruolo nel delineare il futuro. Quello è ciò a cui pensa Avasarala e sa che non c'è nessun altro modo di essere. In un preciso momento della mia vita, mentre stavo guidando da Teheran a Londra mi ci sono voluti 12 giorni durante la rivoluzione passando per Instabul, Yugoslavia, Germania, ho dovuto fare dei documenti e andare poi a Venezia, poi Parigi, Calais e infine Londra. In ogni momento di quei 12 giorni avrei potuto pensare di morire, voler tornare indietro, rinunciare... Ma continuavo a dirmi 'Non rinunciare mai, non cedere'. Tutti i problemi che stavo affrontando mi stavano rendendo più forte, mi volevano far andare avanti e lottare contro il destino. Pensavo 'Deciderò io il mio futuro come voglio, non devo essere qui'. Il mio messaggio per il Giorno del Ringraziamento è stato infatti 'Sono grata di essere libera e sono grata di avere una scelta'. Queste donne sono libere, hanno una scelta, hanno un lavoro e devono, e questo è un problema che abbiamo tutte noi donne, dimostrare non solo a se stesse, ma anche agli uomini e a tutte le altre persone, alla società che sono in grado di avere delle posizioni da leader nel governo, alla NASA, in posizioni prestigiose. Abbiamo i nostri diritti e possiamo farlo.
Cara Gee: Nella quinta stagione vedremo un po' di più la vulnerabilità di Drummer e deve essere forte, sta combattendo per qualcosa in cui crede. Negli episodi della quinta stagione si vedrà quello che si nasconde sotto questo lato determinato e, più che mai, ci sarà grande vulnerabilità. Il suo percorso, i rischi che sta prendendo, amando e lasciandosi amare, sono tra i più importanti e profondi che abbia mai preso nell'intero arco narrativo. Credo che in lei ci sia molta forza e anche vulnerabilità ed è qualcosa che è sempre stato presente, ma condividere questo lato è ora in un certo senso un sollievo.
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Per il personaggio di Drummer usi un accento molto forte, come hai lavorato sugli aspetti linguistici?
Cara Gee: Ho fatto la mia prima audizione usando l'accento di chi vive nella fascia di asteroidi e il casting director ha pensato che fossi matta! Ma ero una grandissima fan della prima stagione, quindi sapevo cosa stavo facendo e avevo ascoltato con attenzione Jared Harris, preparandomi ascoltando più e più volte il suo monologo. Successivamente ho lavorato con un dialect coach, mi ha aiutata a ricordare i diversi suoni che usiamo, avendo molti mesi di pausa tra le riprese di una stagione e l'altra. Inoltre mio marito è olandese e ho "rubato" alcuni suoni della sua lingua, come accade nella quinta stagione quando impreco usando un'espressione tipica dei Paesi Bassi.
Shohreh, se potessi avere la posizione politica di Avasarala anche nella vita reale, cosa faresti?
Shohreh Aghdashloo: Mi piacerebbe farlo! Ho studiato scienze politiche e relazioni internazionali e, se devo essere onesta, smetterei di dividere le persone e chiederei a chi governa le nazioni di smettere di farlo. Si tratta di un trucco e strategia politica ormai antica, ma più proviamo a dividere le persone più la situazione peggiora. Ora realtà come i social media avvicinano le persone, dobbiamo rispettare questa vicinanza virtuale perché i nostri cuori, a prescindere dalla distanza fisica, sono più che mai vicini. La politica non può essere "trasparente", ma bisognerebbe assicurarsi che tutti i governi siano vicini alle persone e in democrazia si è scelti dalla gente per essere al servizio della comunità, bisogna assicurarsi che questo avvenga.
Cara Gee: Voterei per te!
Shohreh Aghdashloo: E poi bisognerebbe negoziare invece che uccidersi a vicenda e usare maggiore consapevolezza pubblica a livello globale, spero che in futuro ci siano modi migliori per informare le persone di ciò che sta accadendo in ogni parte del mondo e come possiamo occuparci dei problemi. Dobbiamo rendere il mondo un posto migliore e come disse una volta Gandhi: 'Nel mondo c'e' quanto basta per le necessita' dell'uomo, ma non per la sua avidita'. Dobbiamo risolvere questo problema e chiedere ai nostri leader di essere al servizio delle nazioni, non di se stessi, della propria situazione economica, del proprio futuro.