The Defenders: la regista S. J. Clarkson parla della sfida di unire quattro serie

La regista S. J. Clarkson ha spiegato come sia riuscita a mescolare i diversi stili visivi delle quattro serie confluite in The Defenders

Condividi
Dirigere uno show che è il punto di convergenza di serie diverse, per tonalità e atmosfere, non è un compito da poco. Lo sa bene la britannica S. J. Clarkson, che dopo aver diretto i primi due episodi di Jessica Jones è stata chiamata alla regia di prima e seconda puntata di The Defenders, che ha debuttato venerdì su Netflix.

"È stata probabilmente la più grande sfida a cui avessi mai pensato, quando me l'hanno chiesto," ha dichiarato Clarkson. "Ero tipo, 'ok, ma quindi che aspetto dovrà avere la serie?'." Sebbene Jessica JonesLuke CageDaredevilIron Fist abbiano in comune l'ambientazione newyorkese, sono serie caratterizzate da palette cromatiche specifiche e molto diverse tra loro, che Clarkson ha deciso di "onorare" mantenendole intatte nel nuovo show.

"Il mondo di Matt Murdoch [alias Daredevil, ndr] ha tocchi di rosso ovunque," ha spiegato Mario Ramirez, showrunner di The Defenders. "Jessica Jones ha molto viola, magenta e blu, Luke Cage ha molto giallo e ambra, Iron Fist ha molto verde e toni della terra. Quindi, quando i personaggi iniziano finalmente a interagire e contaminarsi a vicenda, [Clarkson] ha raccontato la storia di come verde e giallo s'incontrino, o di rosso e magenta che s'incontrano, o rosso e blu. E credo che sia un tocco di genio che ha reso i primi due episodi realizzabili."

The Defenders

La regista ha dichiarato che, tra i quattro protagonisti, quello che rappresentava un'incognita maggiore per lei era indubbiamente Danny Rand, alias Iron Fist. "Posso tranquillamente dire che, tra le quattro, Iron Fist è la serie più mitologica," ha detto Clarkson. "La trovavo davvero complicata da approcciare ma, ancora una volta, ho pensato al personaggio, perché credo che si possa pensare alla serie come alla vicenda di un maestro di arti marziali di K'un-Lun, e a tutta una sorta di mondo magico e leggendario lì fuori, o semplicemente chiedersi, 'cosa riguarda questa storia?'."

Una volta avvicinatasi al personaggio di Danny Rand, tutto è divenuto più facile per Clarkson. "La serie parla di un ragazzo che soffre molto, perché ha perso la sua famiglia e sta cercando di capire chi sia realmente," ha spiegato la regista. "Sta provando a reinserirsi nel mondo, e possiede quest'abilità che sa essere un'enorme responsabilità con cui si deve confrontare. Una volta arrivata a questo, che penso essere il nucleo centrale, sono riuscita a comprenderlo appieno."

Il primo impatto con Iron Fist da parte della cineasta britannica è avvenuto, ricordiamo, proprio durante la fase di pre-produzione di The Defenders. All'epoca, le riprese della prima stagione dello show su Danny Rand erano in corso, e Clarkson fu chiamata a rigirare una scena, sostituendo il non più disponibile regista dell'episodio originario.

"Avevo già lavorato prima con Finn [Jones, interprete di Danny Rand, ndr], il che è stato fantastico per me," ha confessato Clarkson. "Quando mi sono ritrovata di nuovo a lavorare con lui, avevamo già i nostri codici, perché avevamo passato del tempo insieme. Credo che quella prima esperienza sia stata incredibilmente utile per me, se non altro per iniziare a immergermi in quel mondo."

The Defenders

Sebbene nel rispetto delle diverse palette cromatiche, Clarkson ha anche dovuto ideare un nuovo linguaggio visivo che fosse specifico di The Defenders. "Ognuno di loro ha la propria voce, ma sono tutti fotografati dalle medesime lenti. Le loro inquadrature hanno un sapore simile, in modo da far sentire allo spettatore che sta vedendo personaggi che vivono nel medesimo mondo."

Clarkson ha poi sottolineato l'importanza delle transizioni tra un personaggio e l'altro, a enfatizzare ulteriormente il legame interno tra i protagonisti grazie a piccoli accorgimenti d'inquadratura e montaggio. Le doti della regista hanno ricevuto il plauso di Charlie Cox, interprete di Matt Murdoch, che si è così espresso: "È fantastica. È determinata, e questa è una cosa che ammiro molto nei registi. Non ha paura di dire cosa vuole e cosa pensa, ed è molto organizzata e preparata. Ha una visione, e vuole realizzarla."

Finn Jones, che si è trovato a lavorare con Clarkson dopo la prima, breve esperienza di reshoot su Iron Fist, ha speso ulteriori parole di elogio per la regista. "Non si fa fregare da nessuno," ha dichiarato l'attore inglese, già visto in Game of Thrones nel ruolo di Loras Tyrell. "Vuole davvero tirare fuori il meglio dai suoi attori, e non scende a compromessi finché non ottiene la performance che ha in mente. Per un attore, è una cosa grandiosa, specialmente quando c'è molta pressione da parte dei produttori per rispettare i tempi di ripresa, e lei dice, 'no, fermi tutti, io sono il capo qui. Ci assicureremo di ottenere il meglio da questi attori e da questa scena prima di procedere.' Avere qualcuno così come regista per i primi due episodi è una vera benedizione."

Cosa ne pensate? Avete già visto i primi due episodi di The Defenders? Fatecelo sapere nei commenti!

The Defenders

Fonte: IndieWire

Continua a leggere su BadTaste