The Breakfast Club, Emilio Estevez sulla presunta problematicità del cult di John Hughes
In una lunga intervista, Emilio Estevez ha anche potuto commentare in merito alla presunta problematicità di The Breakfast Club...
Ad Estevez viene chiesto un parere in merito a quanto scritto qualche anno fa da Molly Rongwald e che, alla luce del #MeToo, aveva parlato delle pellicole del ben noto Brat Pack mettendo in evidenza quelli che potevano essere alcuni passaggi al tempo non problematici ma che, alla luce della sensibilità attuale, potrebbero essere percepiti come tali. In un lungo intervento sul New Yorker datato 2018, Molly Ringwald ha parlato del rapporto di profondo rispetto che c'era fra lei e John Hughes, spiegando di averlo anche convinto a rimuovere dalla pellicola in questione una scena di nudo gratuito in cui Mr Vernon spiava la professoressa di ginnastica intenta a nuotare nuda in piscina, raccontando fra l'altro di quando, in giovane età, è riuscita a evitare, anche grazie all'intervento provvidenziale di terzi, di finire in situazioni scomode.
Se non devo guardare i miei film non lo faccio. Non so se capisci cosa intendo. So che Molly è stata molto attiva nel ricontestualizzare il film, ma, per quel che mi riguarda, ogni opera d'arte, a prescindere che si parli di un film, di un dipinto o di una canzone, è una vittima del suo tempo. Come se fosse incastonata nell'ambra se vogliamo. Abbiamo davvero intenzione di andare a rompere quell'ambra per porci la domanda "Cosa stavamo pensando al tempo?". Erano dei dubbi che non si ponevano al tempo. Per questo penso che bisognerebbe ragionare in una maniera differente, non tanto in riferimento al film quanto più in merito alle menti dietro a questi film e a quello che stavano pensando.
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