The Boys, Antony Starr commenta il paragone tra Patriota e Joffrey di Game of Thrones
Antony Starr interpreta Patriota nella serie The Boys e ha ora commentato il paragone tra il suo personaggio e Joffrey in Game of Thrones
L'attore ha ammesso:
La cosa divertente è che non conoscevo il materiale, non conoscevo la fonte, le graphic novel. Volevano inoltre mantenere la segretezza, quindi ho ricevuto solo il primo script. Sono nelle prime due scene di quella puntate. Quindi non c'era molto oltre il fatto che fa cadere l'aereo, e la storia, in un certo senso, decolla dopo il secondo episodio. Quando ho dato un'occhiata ai fumetti, il materiale alla base, ho un po' capito cosa stesse accadendo. Ma si trattava di qualcosa leggermente diverso dalla graphic novel, è un po' frenato per alcuni aspetti, anche se penso che lo spirito e l'essenza del fumetto, dei personaggi e della struttura siano presenti. Ma abbiamo dovuto stemperare un po', quindi è stato difficile capire che direzione stesse prendendo.
C'era un team grandioso che stava costruendo la serie e una volta ho parlato con Erick Kripke, abbiamo parlato delle sue idee per il personaggio e per lo show. Si è trattato di una scelta piuttosto facile da prendere. Non è stato difficile salire a bordo con Seth ed Evan, ed Eric e scegliere tra la pillola blu o quella bianca, qualsiasi cosa sia, e scoprire fin dove mi porta la tana del bianconiglio. Sapete cosa? Sono felice di averlo fatto. Penso che lo show passi da un punto di forza all'altro e si tratti di una delle serie maggiormente in grado di intrattenere di cui io abbia fatto parte. Mi sento davvero fortunato.
In precedenza è stato nominato il giovane Joffrey di Game of Thrones. Essendo stato bloccato in casa così a lungo e le cose qui sono peggiorate per quanto riguarda il COVID, ho riguardato tutte le stagioni di Game of Thrones. Mi ero dimenticato, o forse non avevo notato, quanto fosse bravo quel ragazzo. Quanto Joffrey sia un personaggio costruito così bene.
La differenza tra i due villain è però semplice secondo Antony Starr:
La grande differenza, tuttavia, penso che si stia cercando di redimere Patriota, ma non c'è realmente nulla in Joffrey da apprezzare. C'è una tale assenza di umanità, quindi non c'è motivo per cui farlo e un modo per riuscirci. Non si prova mai empatia nei suoi confronti, mentre penso che Patriota sia malvagio e odioso, ma credo che il modo intelligente con cui è stata scritta la prima stagione, alcune scelte divertenti e sorprese che accadono nella seconda stagione siano importanti. Ci sono dei momenti in cui si vede un po' di più oltre il fatto che sia uno psicopatico.
Antony Starr ha ribadito:
Quegli elementi lo rendono il ragazzo che si ama odiare, ma poi ogni tanto ci sono altri momenti... Ci sono dei momenti in cui riesci a provare empatia nei suoi confronti e ti rendi conto 'Oh, sta cercando di aiutare suo figlio'. E cose di questo tipo. Delinearlo ispirandosi a qualcuno è in un certo senso difficile, perché so che Eric ama inoltre l'idea alla base, ed è ispirato molto a Donald Trump. Ma l'ironia è che se lo si realizzasse strettamente simile a Donald Trump, allora sarebbe un personaggio davvero esile.
La star di The Boys ha quindi concluso dichiarando:
Prendo, se devo essere onesto, sempre quel pizzico di sale e poi cerco di aggiungere un po' più di profondità al personaggio perché deve essere un'entità a se stante. Non può semplicemente essere una specie di tentativo per copiare qualcuno di diverso. Deve essere un tizio reale, con problemi reali. Ha avuto molte problematiche. Ha davvero avuto molti problemi, ma lo capisco... Non mi avvicino al personaggio seguendo un metodo o un progetto qualsiasi, perché ogni situazione potrebbe richiedere un modo diverso di pensare nell'approccio. E penso che inoltre questo mantenga il materiale fresco, evitando che diventi troppo stereotipato.
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Creata da Kripke, e prodotta a livello esecutivo da Seth Rogen ed Evan Goldberg, The Boys vede per protagonisti Karl Urban, Jack Quaid, Antony Starr, Erin Moriarty, Jessie T. Usher, Laz Alonso, Chace Crawford, Tomer Capon, Karen Fukuhara e Aya Cash.
La serie è tratta dall’omonimo fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson e mostra un mondo popolato da supereroi molto amati dalla gente, tutti ‘gestiti’ da un’azienda, la Vaught. Ogni ‘Super’ ha delle peculiarità, ma tutti hanno una cosa in comune: non sono ciò che sembrano, perché — a tratti — piuttosto che essere corretti e leali tendono a comportarsi come dei villain. Per contrastare e punire sia l’azienda alle loro spalle che i ‘Super’, degli ex agenti rimettono insieme la loro squadra, i ‘Boys’.
Intanto, Amazon ha deciso di ordinare la produzione di una nuova serie che sarà incentrata su dei ‘Super’ molto giovani che frequentano un college ideato proprio per loro, che viene gestito dalla Vaught International. La descrizione del nuovo progetto spiega che il progetto è “in parte una serie sulla vita al college, e in parte Hunger Games”, ma “con tutto il cuore, la satira e l’indecenza di The Boys”. Lo show sarà ambientato “nell’unico ed esclusivo college americano per giovani supereroi”.
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Fonte: ComicBook