The Blair Witch Project, gli attori denunciano il mancato riconoscimento di profitti: "Riprovevole, non fate come noi"
Si torna a parlare di The Blair Witch Project, gli attori denunciano il mancato riconoscimento di profitti
Come abbiamo visto, alla CinemaCon di Las Vegas la Blumhouse e la Lionsgate hanno annunciato di essere al lavoro su un reboot della saga di The Blair Witch Project, cominciata nel 1999 con il film diretto da Daniel Myrick ed Eduardo Sánchez, costato poche centinaia di migliaia di dollari e capace di generare 248 milioni di dollari al botteghino.
Ora, in un'intervista con Variety, i tre attori hanno deciso di denunciare apertamente il mancato riconoscimento di profitti nel corso degli ultimi decenni (il film originale era di proprietà della Artisan Entertainment, poi acquisita da Lionsgate).
Ha poi aggiunto:
Alle grandi multinazionali non importa se tutto questo succede ai giovani artisti. Sono cazz*ate per loro e le cose devono cambiare. La speranza è di aiutare qualcuno dicendo: non fate come noi.
Leonard è poi intervenuto:
Non ho bisogno di piacere alla Lionsgate. Non ho problemi a dire che il loro atteggiamento è stato riprovevole. Non voglio che mia figlia si ritrovi a credere che qualcosa valga di più della sua dignità.
Il trio ha ammesso di provare ancora orgoglio per quanto fatto in The Blair Witch Project, ma che semplicemente non ha mai pensato che avrebbe dovuto rinunciare alla sua identità per sempre, a titolo gratuito.
"Abbiamo o no del valore?" ha commentato Donahue. "Se c'è valore, dateci un giusto compenso. In caso contrario, smettetela di usarci".
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