The Bastard Executioner: Kurt Sutter giustifica la violenza nella serie
Kurt Sutter parla della violenza mostrata nella serie The Bastard Executioner, che debutterà a settembre sugli schermi americani
La storia è ambientata nel quattordicesimo secolo e ha come protagonista un guerriero (Lee Jones) che inizia a condurre la vita di un carnefice e che non si tira indietro davanti alla possibilità di far scorrere un po' di sangue.
Il creatore del serial ha difeso il progetto spiegando che la violenza serve a uno scopo narrativo:
"Non c'è niente di male con un po' di brutalità pittoresca. John Landgraf, capo di FX Networks, non vuole uno show in cui c'è una testa in un cesto ogni settimana e io sono d'accordo".
"Il mio mandato, come quello che avevo con Sons, è che la violenza - per quanto possa essere assurda come in Sons of Anarchy - viene sempre da un contesto in cui è naturale. Per ogni atto violento ci sono delle ramificazioni. Ho lo stesso mandato in questa occasione. Sì, è un'ambientazione medievale, e le leggi per quanto riguarda le punizioni erano brutali e orribili. Quella è una realtà del mondo. E ci sono modi di interpretare quella violenza che non la rendono apertamente gratuita. Qualsiasi cosa che accade - che sia in una sequenza di battaglia, un'esecuzione, o una scena di tortura - viene da una storia. E ha sempre delle conseguenze".
Fonte: TVLine