The Art of He-Man: Tim Seeley e la genesi dei Masters of the Universe

Masters of the Universe ha nel suo DNA il fumetto: ne è sicuro Tim Seeley, che esplora la genesi dei celebri giocattoli nel volume The Art of He-Man

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[caption id="attachment_66903" align="alignright" width="205"]The Art of He-Man The Art of He-Man[/caption]

Il celebre franchise Masters of the Universe di Mattel fu visto negli anni Ottanta come una delle più aggressive, spregiudicate (e vincenti) macchine di marketing nel campo dei giocattoli. Ma se dietro le studiate manovre commerciali per la vendita delle action figures ci fosse anche un solido valore artistico e creativo?

La longevità e l’affetto con cui il marchio continua a perdurare anche ai giorni nostri sembra supportare questa ipotesi e trova un testimonial di eccezione in Tim Seeley, il celebre autore e disegnatore che si è procurato la fama di massimo esperto del mondo di He-Man e compagni, al punto di essere ingaggiato da Dark Horse per curare la realizzazione del sontuoso artbook The Art of He-Man, che ripercorre la saga dei personaggi di Eternia dalle origini ai giorni nostri attraverso le molteplici incarnazioni, dai giocattoli ai fumetti, dalla serie animata al film live con Dolph Lundgren come protagonista.

[caption id="attachment_66893" align="alignleft" width="211"]Dolph Lundgren Dolph Lundgren[/caption]

Ecco come Seeley presenta sia il volume che la sua passione per i Masters of the Universe nel corso di un’intervista a Comic Book Resources.

Ovviamente il primo passo è stato collaborare con la Mattel e accedere ai loro archivi per vedere di cosa disponevano. Ci inviarono una grossa scatola di foto raffigurante tutto il materiale che avevano, che era un discreto ammontare, ma non era tutto. Ci chiesero: “cosa volete usare di questo materiale, cosa vi serve e come pensate di organizzarlo?”

Quindi il nostro primo compito è stato disporre tutto ciò che avevamo in una sequenza che avesse un senso, usando il materiale che avevano e che consideravamo valido, e compilando una lista del materiale che mancava. E il materiale in questione è moltissimo: per esempio tutti i dipinti di Earl Norem che la Mattel non aveva più e di cui ci siamo messi alla ricerca, assieme ai vecchi poster e a tutto il resto.

È stata una bella impresa, ma siamo riusciti a recuperare ogni cosa. Credo che la stessa Mattel volesse integrare i suoi archivi con ciò che mancava. Li abbiamo aiutati a rintracciare tutto, e ora possiamo condividere questi archivi col resto del mondo.

[caption id="attachment_66894" align="alignright" width="281"]Limited Edition The Art of He-Man, Limited Edition[/caption]

Al di là delle politiche di marketing, è evidente che concettualmente la linea richiese un lungo lavoro di genesi, ricerca e sviluppo a livello creativo.

Doveva trattarsi di una linea per ragazzi e inizialmente si era pensato a Conan o al Quarto Mondo di Jack Kirby, ma nessuna delle due opzioni funzionava, in quanto il film di Conan si era rivelato troppo violento e il materiale di Quarto Mondo non si prestava bene all’operazione.

Studiando questi due concetti, i creatori iniziarono a delineare vari personaggi e divenne evidente che le influenze di Jack Kirby e di Conan sarebbero rimaste un fattore determinante anche nel prodotto finale.

[caption id="attachment_66895" align="alignleft" width="211"]The Art of He-Man, pagina 1 The Art of He-Man, pagina 1[/caption]

Il volume ci consente anche di vedere come il concetto sia cambiato drasticamente nel corso di realizzazione. Inizialmente He-Man era un soldato del futuro, del passato o di un altro mondo a caso, molto simile a G.I. Joe.

He-Man era un nome generico che si riferiva a tutti i soldati di quel tipo, come Captain Action. Man mano che si aggiunsero altri personaggi, altri autori iniziarono a contribuire con le loro idee, trasformando la serie in qualcosa di diverso.

Strutturalmente, il primo capitolo ripercorre le origini, partendo appunto da questa fase concettuale. Poi si passa allo sviluppo, la fase in cui buona parte del mondo e dei personaggi viene alla luce, e infine si arriva al materiale vero e proprio: le action figures, la serie animata, il film e così via.

Quindi in un certo senso il libro si è quasi composto da solo, perché l’ordine cronologico era essenziale da seguire per mostrare lo sviluppo del mondo dei Masters.

[caption id="attachment_66896" align="alignright" width="225"]The Art of He-Man, pagina 2 The Art of He-Man, pagina 2[/caption]

A chi mi chiede perché Masters of the Universe abbia esercitato e continui a esercitare un tale fascino rispondo che secondo me è dovuto al fatto che è sempre riuscito a trasmettere la sensazione che potesse contenere di tutto. Nella sua essenza, raccoglie tutti gli aspetti migliori dei supereroi, della fantascienza e del fantasy in un unico mondo.

Il potenziale per creare delle storie incredibili al suo interno è illimitato, e questa è la cosa che mi è sempre piaciuta. E ora che ho scoperto come tutto è venuto alla luce, apprezzo lo sforzo creativo alla sua base ancora di più. Specialmente considerato che era finalizzato a realizzare dei giocattoli con cui liberare la fantasia dei bambini.

Credo che ormai Masters of the Universe sia qualcosa di destinato a restare. La serie animata viene trasamessa su Netflix, e quando abbiamo fatto una sessione di autografi per la presentazione del libro, moltissimi bambini si sono presentati con delle t-shirt di He-Man e delle vecchie action figures da comprare.

Il cartone animato è eterno, non credo che possa invecchiare. Si guarda ed è divertente ancora oggi. Quindi non si tratta solo di un fattore nostalgia. Credo che abbia raggiunto lo status di altri marchi come i Transformers, Batman e Spider-Man: è qualcosa che ci resterà per sempre.

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Fonte: CBR

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