The Apprentice: critiche per una scena di stupro, il portavoce di Trump annuncia una causa per "questa spazzatura"

È finito nell'occhio del ciclone The Apprentice, il film di Ali Abbasi presentato in concorso al Festival di Cannes con Sebastian Stan

Redattore per badtaste.


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È finito nell'occhio del ciclone The Apprentice, il film di Ali Abbasi presentato in concorso al Festival di Cannes con Sebastian Stan nei panni di un giovane Donald Trump.

Da un lato ci sono le reazioni interne a Cannes, come riporta Variety, visto che alcuni spettatori hanno criticato aspramente una scena in cui Trump getta con forza a terra la sua ex moglie Ivana (Maria Bakalova) e la violenta, visto il desiderio della donna di non fare sesso. In un momento, mentre Trump si trova sopra di lei, le chiede: "È questo il punto G? L'ho trovato?".

Alcuni spettatori intervistati dal giornale hanno definito la scena "angosciante", "schifosa" e "uno stupro vero e proprio".

Una fonte del sito sostiene che la scena nelle prime stesure della sceneggiatura era ancora più spinta e che la sua inclusione nel film è stata al centro di un acceso dibattito.

La squadra di Trump minaccia causa

Dall'altro, invece, il film non è stato accolto (come prevedibile) a braccia aperte da Donald Trump. Il responsabile della sua campagna elettorale, Steven Cheung, ha infatti annunciato una causa per "rispondere a queste accuse palesemente false da parte di questi aspiranti registi. Questa spazzatura è pura finzione che ritrae in maniera sensazionalista bugie da tempo smentite. [...] Qui parliamo di interferenza nelle elezioni da parte della elite di Hollywood, che sa che il presidente Trump si riprenderà la Casa Bianca".

Ha poi aggiunto:

Questo 'film' non è altro che pura diffamazione, non dovrebbe vedere la luce del giorno e non merita neanche un posto nella sezione direct-to-video nel cesto delle offerte di un video noleggio in fallimento. Il suo posto è un inceneritore.

L'ira di Dan Snyder

Un'altra delle persone coinvolte è Dan Snyder, l'imprenditore e dirigente sportivo miliardario, noto per essere stato il proprietario dei Washington Commanders della National Football League.

Lontano dai riflettori Snyder ha portato avanti una campagna tra la sua casa di produzione, la Kinematics, e i realizzatori sulla direzione creativa del film

Fonti di Variety sostengono che Snyder, amico di Trump che è sempre stato suo finanziatore, ha investito in The Apprentice attraverso la sua compagnia pensando che il film sarebbe stato un ritratto lusinghiero dell'ex presidente degli Stati Uniti.

Dopo aver visto un primo montaggio a febbraio Snyder è diventato "furioso", così ha chiesto l'aiuto di legali per fermare l'uscita di The Apprentice tra minacce di cause e diffide.

Alla fine, il film è arrivato al festival di Cannes, dove è in cerca di distributori

Il film è descritto come "un’immersione nei meandri dell’impero americano. Traccia l’ascesa al potere del giovane Donald Trump attraverso un patto faustiano con l’influente avvocato e intermediario politico di destra Roy Cohn".

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