Tetris: Taron Egerton ha odiato dover portare i baffi finti per le riprese del film

Taron Egerton ha detestato i baffi finti che doveva necessariamente sfoggiare per interpretare Henk Rogers in Tetris...

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Esce oggi in streaming su Apple TV Plus Tetris, la pellicola diretta da Jon S. Baird (Stanlio & Ollio), prodotta da Matthew Vaughn e interpretata da Taron Egerton che racconta la storia vera di come il leggendario videogame sia diventato un vero e proprio fenomeno globale.

Ospite di Good Morning America, Taron Egerton ha spiegato di aver davvero detestato i baffi che doveva necessariamente sfoggiare per interpretare Henk Rogers:

Non mi è piaciuto. Non mi è piaciuto proprio. Magari se fossero stati veri li avrei apprezzati. Ma qua c'era un po' di magia cinematografica. E vi giuro, erano davvero scomodi. Ho dovuto portarli perché i baffi che mi ha regalato Dio sono un po' scarsi. E avevo bisogno di un po' di aiuto. Ho dovuto portarli anche per Eddie the Eagle. Li ho portati per una porzione di film promettendo a me stesso che no li avrei più messi perché sono di una scomodità unica. Ma è un'esperienza che tendi a dimenticare, come il parto. Sì, sto paragonando il portare dei baffi finti al parto, non insultatemi! È stato orrendo. Non lo farò più e non importa quanto volete pagarmi. Non fatemi più portare dei baffi finti! Anche se stavo alquanto bene.

“Tetris” racconta l’incredibile storia di come uno dei videogiochi più popolari di sempre sia arrivato a contagiare i giocatori più accaniti di tutto il mondo. Henk Rogers (Taron Egerton) scopre Tetris nel 1988 e decide di puntare tutto sul videogioco viaggiando in Unione Sovietica, dove unisce le forze con il suo inventore Alexey Pajitnov (Nikita Efremov) per riuscire a portarlo all’attenzione delle masse. Basato su una storia vera, “Tetris” è un thriller ambientato all’epoca della Guerra Fredda, con personaggi ‘cattivi’ che fanno il doppio gioco, eroi improbabili e una corsa avvincente fino al traguardo.

Trovate tutte le informazioni sul film nella nostra scheda!

FONTE: Good Morning America su Twitter

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