Terry Moore presenta Five Years, il nuovo capitolo del "Terryverso"

Terry Moore su cosa dobbiamo aspettarci da Five Years, che accorpa i protagonisti di tutti i suoi fumetti

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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Lo scorso febbraio, Terry Moore ha annunciato Five Years, la serie team-up nella quale si incontreranno i protagonisti dei suoi precedenti fumetti per fronteggiare una minaccia in grado di distruggere l'intero pianeta. L'autore di Echo e Rachel Rising sta inoltre collaborando all'adattamento di alcune sue opere per il piccolo e il grande schermo.

Newsarama ha intervistato Moore per farsi raccontare qualcosa sul nuovo progetto e sui suoi altri lavori. Di seguito trovate le sue dichiarazioni più interessanti. Vi ricordiamo che da pochi giorni è disponibile in Italia il capitolo precedente del progetto, Strangers in Paradise: 25 anni dopo, edito da BAO Publishing.

Five Years

Un pericoloso messaggio scritto 2000 anni fa da Lilith è giunto alle nazioni di tutto il mondo, e all'interno c'è la formula per l'arma definitiva: la bomba Phi. Ora i laboratori dei vari Stati stanno cercando di costruire la bomba e testarla, nonostante gli avvertimenti su quanto sia pericolosa. Tambi, in un disperato tentativo di fermarli, ha chiesto l'aiuto di Ivy Raven, Julie Martin, Rachel e Zoe. Nel frattempo Katchoo e Francine hanno una nuova casa sulla spiaggia, dove la prima porta avanti la sua personale soluzione al problema. Questo è il primo numero.

Volevo che [Echo, Rachel Rising, Strangers in Paradise e Motor Girl] fossero storie autonome e originali, ma anche che si svolgessero nello stesso Stato e nel medesimo periodo, rafforzandosi reciprocamente. Per me costruire un universo narrativo è più divertente che una serie di storie slegate tra loro.

Strangers in Paradise: 25 anni dopo è nato come un epilogo alla trama delle Parker Girls della serie originale. C'è sempre stato il rischio che una di quelle spie venisse catturata e le venisse offerta l'immunità in cambio di una sua testimonianza. Questo avrebbe messo Katchoo in un grosso guaio, ed è questo problema a portarci a 25 anni dopo. Quello che Katchoo scopre lungo la strada ci porta a Five Years. È come se vi avessi raccontato quella storia così da potervi raccontare questa.

[Julie di Echo] era molto impegnata durante 25 anni dopo, ma ora è là fuori da qualche parte. Quella storia si svolgeva sulla costa orientale, mentre lei era in California o comunque sulla costa occidentale. Ci si riferiva a lei come a un personaggio mitologico, tipo il Mago di Oz, che tutti suppongono essere un individuo straordinario. Ricordate il Batman degli esordi? Pattugliava le strade ed era quasi una leggenda tra i criminali che bazzicavano i vicoli, soltanto il passaggio della sua ombra era in grado di riempire di paura i loro cuoricini codardi. Julie è il mio personaggio pericoloso di cui tutti vociferano, e quando entrerà in campo, sarà epico (disse il bambino sul triciclo).
Strangers in Paradise: 25 anni dopo, copertina di Terry Moore

Five Years è una serie regolare. È divertente immaginare che possa durare davvero cinque anni, ma non è realistico. Dico solo che sto strutturando la storia come una serie regolare e non so quanto servirà per concluderla. Tutto ciò che ho realizzato finora è servito a gettare le fondamenta per questa serie ombrello. È una di quelle cose del tipo "Tutte le strade portano a Roma". E quando tutti ci arrivano, scopri che l'avventura più grande è appena cominciata.

Avendo viaggiato in 25 anni dopo, Katchoo si rifiuta di partire ancora per andare a caccia con Tambi. Vuole stare con la sua famiglia. Affronterà il problema di Five Years in modo differente, e se ci pensate ha senso: Tambi è una cacciatrice, Katchoo una giocatrice di scacchi. Hanno due approcci diversi, ed entrambi sono ugualmente devastanti. La complessità del pericolo di Five Years richiederà entrambi gli approcci.

È stato incredibile [adattare Motor Girl per la Televisione]. Una serie televisiva richiede molta più profondità dei personaggi e un'ambientazione più sviluppata, perciò andare a fondo in questa storia con quell'approccio è stato esilarante. Quando lavoro ai fumetti, la mia mente immagina molta più storia di quanto possa inserirci. In TV è il contrario, per le sottotrame e i dettagli, non ci sono limiti. Se vi piace creare storie come a me, è un processo meraviglioso. Stai costruendo un universo con in dotazione una scorta infinita di LEGO.

Ci sono buone notizie [sullo sviluppo del film di Strangers in Paradise] ma al momento sono segrete. Persone importanti stanno osservando il copione e prendendo decisioni in merito. Chi lo accetterà significherà tutto per il progetto, perciò teniamo le dita incrociate. È interessante che fin dal primo giorno la storia abbia dovuto convincere le persone della sua bontà, noi non possiamo parlare con qualcuno perché prenda questa decisione, è la storia a dovercela fare. Non possiamo fare nulla perché agli spettatori piaccia il film completo, sarà la storia a dover entrare nei loro cuori. Non importa quello che succede, dipende tutto dalla storia. Consapevole di questo, io sono fiducioso.

Motorgirl, copertina di Terry Moore

Mi piacerebbe [vedere altri miei lavori adattati per il Cinema e la Televisione]. Rachel Rising è alla AMC, Motor Girl è di Hulu. Echo è l'unico bambino selvaggio che corre in cortile, ma penso verrà preso presto.

Al momento mi sto concentrando su Five Years. Posso pensare solo a una o due cose alla volta, ogni progetto aggiuntivo provocherebbe dolore al mio cervellino. Ho altre storie in mente che porto con me come una valigia da un anno all'altro, ma non sono preoccupato per loro, perché sembra che io sia in grado di realizzare racconti elaborati su qualsiasi cosa. Nella vita avrei potuto dedicarmi solamente al crimine o ai fumetti. Grazie al cielo sono stati i i fumetti.

Sarebbe un onore lavorare ancora per Marvel o DC, è un grosso affare e il mondo intero ti osserva. Ma amo quello che faccio nel mio mondo, condividere i miei albi artigianali con un pubblico più piccolo che conosce i miei personaggi meglio di me. La dinamica di gruppo che si crea tra un autore e il suo pubblico è magica, come un fenomeno della fisica. I grandi palcoscenici sono stupendi, ma succedono cose fantastiche anche nei piccoli localini. Ho avuto la fortuna di sperimentare entrambi.

Fonte: Newsarama

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