Terry Moore parla di Motor Girl, Strangers in Paradise e Power Rangers Annual
Terry Moore si è soffermato sugli aspetti più psicologici del suo nuovo fumetto: Motor Girl
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Una volta ho disegnato una ragazza che teneva in mano una fiamma ossidrica e mi è piaciuta così tanto che l'ho disegnata ancora, inserendo anche un gorilla, una stazione di servizio e una motocicletta. Ho mostrato il disegno a Ian Miller, il colorista, che mi ha detto: "C'è tutto ciò che amo qui, ragazze, motociclette e un gorilla. Se facessi un fumetto del genere, chi non vorrebbe leggerlo?".
Questo è accaduto anni fa, ma ho continuato a pensare che sarebbe stato un fumetto divertente. Inizialmente volevo realizzarlo dopo Strangers in Paradise, poi l'ho programmato dopo Echo, ma gli altri progetti hanno sempre avuto la meglio. Ora, infine, è il suo turno. Finalmente è arrivato il turno del gorilla.
Il gorilla si chiama Mike ed è un importante personaggio di Motor Girl, anche se non è reale, esiste soltanto nella mente della protagonista. Samantha - Sam - ha servito l'esercito per tre anni. Durante l'ultima missione è stata catturata e tenuta prigioniera in isolamento per un anno. L'unico modo in cui è potuta sopravvivere è stato sviluppare un amico invisibile, il gorilla.Ma non pensate che la serie sia incentrata sul tormento emotivo di Sam: presto un UFO arriva e precipita nel retro della sua stazione di servizio! Questa è la trama in superficie, ma la vera storia riguarda Samantha e il suo amico invisibile, il motivo per cui ha bisogno di lui, le minacce che rischieranno di separarli e quanto lei sia disposta a fare per salvarlo.
Una volta che avete stabilito la realtà, per quanto riguarda Mike, vi chiederete: "Gli alieni sono reali?". La stessa Sam si pone questa domanda nel primo numero, e già nel secondo la questione diventa più complessa. È qualcosa di divertente da esplorare e con cui giocare. Motor Girl è una storia psicologica, qualcosa che mi interessa molto. Parla di mortalità, psicologica e della nostra cultura, questi sono gli elementi principali. Se continuerò a seguire il mio cuore in questo modo, la mia prossima serie sarà invece incentrata sulla musica.
Ma c'è molto materiale all'interno di Motor Girl, e questo mi spaventa perché ho soltanto un anno per raccontare l'intera storia. Non sarà una serie lunga, mi darò un limite di sei o otto numeri, e già dal secondo le cose si faranno molto interessanti.Nei miei fumetti il mondo è un posto oscuro in cui accadono eventi terribili, ma i miei personaggi vivono nella speranza. In fondo, ognuno di noi ha qualcosa di brutto con cui deve convivere, un divorzio, stress post-traumatico, o qualunque altra cosa. I miei personaggi si svegliano ogni mattina pronti ad andare avanti. C'è questo elemento di speranza dentro di loro. Non è qualcosa di sciocco come l'ottimismo ingenuo dei vecchi film, e non sono nemmeno spietati antieroi come molti protagonisti post-moderni.
Dopo l'11 settembre mi sono reso conto che le arti sono il modo migliore per alleggerire lo spirito delle persone in tempi difficili, così ho deciso che tutti i miei lavori successivi avrebbero avuto un elemento di speranza al loro interno.
Le trame riflettono i nostri tempi difficili, ma i personaggi hanno la speranza di cui noi abbiamo bisogno. "Questo funzionerà, e funzionerà perché sono forte, o perché ho degli amici, o perché qualcuno mi ama". È quel genere di storie che ci fanno tornare a sorridere.
Il ritardo di 8 anni con cui mi sono dedicato a questo progetto ha avuto un forte impatto su di esso: inizialmente doveva essere una specie di piccolo film su una ragazza che lavorava sulle motociclette e partecipava a una corsa per vincere il denaro necessario a realizzare il suo sogno. Era un'idea basilare, mentre in seguito ho optato per una trama più elaborata. Ora la storia psicologica che sto esplorando è molto più affascinante. È un fumetto migliore, ho fatto bene ad aspettare.
Il piano prevede di completare Motor Girl nel 2017, per poi dedicarmi a Strangers in Paradise nel 2018, in occasione del 25° anniversario della serie. Non sarà però il romanzo di cui ho parlato in passato, ho smesso di fare promesse a riguardo. Mi sono reso conto che non sono in grado di realizzare fumetti con una scadenza e scrivere un romanzo contemporaneamente. Posso fare una cosa alla volta, perché mi immergo completamente nei progetti che porto avanti, vengo assorbito da una sola cosa per volta. Non sono abile nel multitasking
Voglio scrivere un romanzo di Strangers in Paradise così da poter trattare materiale più adulto, raccontare una storia più realistica, permettendomi di fare ciò che non posso nei fumetti. Il fumetto ha immagini forti che le persone non dimenticano, ma in un romanzo puoi scrivere di qualcosa che non devi necessariamente mostrare, questa è la differenza principale ed è qualcosa che voglio affrontare.
Più invecchio e più mi domando quanti altri anni potrò disegnare prima che i miei fumetti diventino degli scarabocchi. Avrò a disposizione altri 15 anni per raccontare un'altra storia epica come Strangers in Paradise? Non lo so, ma sento l'orologio ticchettare, perciò voglio realizzare tutti questi progetti che amo, sto lavorando duro per riuscirci. E questo è uno di quelli.
Lo Strangers in Paradise che vedrete nel 2018 sarà una storia ristretta, non ho ancora pensato al numero di albi, ma durerà circa un anno e sarà poi raccolta in un volume unico.
Non mi capita spesso di lavorare su commissione, ma recentemente ho disegnato il primo fumetto di mio figlio su Power Rangers Annual: è stato divertente, conosco i ragazzi dei BOOM! Studios. Mio figlio gli ha proposto un soggetto, a loro è piaciuto un sacco, e così ho chiesto di disegnarla, così da essere coinvolto nel suo primo lavoro pubblicato.
È stato un onore per me, come un passaggio di testimone. È una bella storia, perché lui ama quei personaggi, e ho dovuto documentarmi un sacco su alcuni elementi grafici; mi hanno rispedito indietro le tavole a matita con le correzioni per i costumi, le spade, gli stivali... devi essere molto preciso quando disegni personaggi del genere! Probabilmente mi caccerebbero da una serie come Iron Man!
Fonte: Comic Book Resources