Terry Dodson parla di X-Men/Fantastic Four: È una storia Marvel d'altri tempi
Terry Dodson parla della miniserie X-Men/Fantastic Four, scritta da Chip Zdarsky, come di una storia dal sapore della Marvel di una volta
Alpinista, insegnante di Lettere, appassionato di quasi ogni forma di narrazione. Legge e mangia di tutto. Bravissimo a fare il risotto. Fa il pesto col mortaio, ora.
Ecco le sue dichiarazioni in merito:
Dodson - Le storie dei Fantastici Quattro sono tra le mie preferite di sempre, e poter finalmente disegnare questi personaggi in una miniserie è una gioia. Ovviamente, sono un grande fan anche degli X-Men, e poterli ritrarre in questo periodo, durante Dawn of X, è un privilegio.
Ho lavorato per un paio d'anni con Matt Fraction su Adventureman, il nostro progetto indipendente che debutta ad aprile, e quindi avevo voglia di un incarico presso una grande casa editrice. Quando mi hanno chiamato per propormi questo titolo, ho detto immediatamente di sì.Kitty Pryde è un personaggio su cui ho lavorato moltissimo, sin dalla mia prima collaborazione con la Marvel. Il fatto che sia parte dei protagonisti della storia mi ha reso più facile introdurmici. Per il resto, sono un tale fanatico dei Fantastici Quattro che disegnarli dopo averli avuti in testa per tanto tempo è stato puro piacere. La sorpresa più grande, per me, è stato probabilmente realizzare Xavier con il suo nuovo casco.
Una cosa da tenere sempre a mente quando si disegna una storia di famiglia è che si deve cercare di mostrare tutti i personaggi allo stesso tempo, per rendere evidenti le reazioni e le dinamiche, il modo in cui le parole e le azioni di un membro influenzano gli altri. Quando Susan dice qualcosa, è fondamentale vedere come risponde Franklin, e così via. Trovare un equilibrio tra le pagine significa organizzare diverse inquadrature, medie e ampie. Il che comporta più lavoro rispetto a un progetto normale, ma sono scene di cui una storia come questa ha bisogno. Da narratore con anni di lavoro sulle spalle, so bene quanto lo sforzo in più sia prezioso per il risultato in mano ai lettori.
I punti di vista distanti dai personaggi, dunque, che danno anche il senso della profondità e della prospettiva, sono fondamentali. Così come il contributo di Chip Zdarsky e la sua presenza sul progetto lo sono stati per convincere Dodson ad accettarlo. Oltre a essere uno degli sceneggiatori di maggior successo degli ultimi anni, è anche un disegnatore, il che ha reso al suo collega più esperto la vita più facile, in termini di organizzazione delle tavole.
Dodson - La storia è davvero divertente, cosa che ho pensato in un sacco di momenti del lavoro su X-Men/Fantastic Four. Ma il punto mi riporta alle atmosfere di quando ho disegnato la mia primissima storia Marvel. Perché è proprio il genere di avventura che ricordo di aver letto quando ero ragazzino, una vera storia Marvel di super eroi. Onestamente vi confesso che mi sforzo di leggere pagina per pagina la sceneggiatura, in maniera da lasciarmi sorprendere dalla vicenda mentre disegno.
Ovviamente do una lettura veloce a tutto quanto, per farmi un'idea di quali punti chiave debbano essere consolidati e per controllare la coerenza del mio lavoro. Ma per il resto non so ancora come andrà a finire la storia, e ho l'impressione che le cose stiano per complicarsi in maniera molto seria.
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