La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, gli sviluppatori promettono una storia migliore di quella del prequel

Monolith Productions promette alcune migliorie per La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra rispetto al prequel

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Michael de Plater, sviluppatore di Monolith Productions, nel corso di una recente intervista ha svelato quelle che sono le aspirazioni e gli obiettivi che si è imposta la software house nella realizzazione de La Terra di Mezzo: L’Ombra della Guerra, diretto sequel di uno dei giochi più ingiustamente sottovalutati degli ultimi anni.

Non che La Terra di Mezzo: L’Ombra di Mordor fosse un gioco perfetto, beninteso. Ed è proprio dall'analisi dei pregi e difetti del capitolo precedente che è iniziata la disamina di Michael de Plater.

"Le cose che hanno funzionato sono state certamente il Nemesis System e i combattimenti. Quelle che invece non hanno funzionato sono certamente legate alla storia che, visto l'impegno profuso sul gameplay, alla lunga è diventata un po' ripetitiva. I sequel, nell'industria videoludica, sono spesso più semplici da sviluppare. C'è così tanto da fare, che quando realizzi il capitolo originale qualcosa la lasci indietro per forza. Ma un sequel è spesso la visione originaria completamente realizzata. [...] L'obiettivo, insomma, è quello di creare una storia migliore".

Trovate tutti i dettagli sul gioco nella nostra scheda.

Fonte: WCCF Tech

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