Terminator: la produttrice racconta perché venne tolta la scena col recupero del chip del T-800
La leggendaria produttrice di Terminator, Gale Anne Hurd, racconta perché la scena venne rimossa dal montaggio finale del film...
Se, come sospettiamo, avete visto e rivisto Terminator 1 e 2 ricorderete benissimo che nel secondo episodio della saga ideata da James Cameron veniva spiegato che lo sviluppo della tecnologia che avrebbe poi portato alla nascita di Skynet in seno alla Cyberdyne avveniva grazie al fatto che i resti del T-800 di Arnold Schwarzenegger - nello specifico un braccio e un chip - erano stati recuperati dalla pressa tramite il quale era stato schiacciato e sconfitto. Un passaggio assente dall'epilogo del primo Terminator.
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La leggendaria produttrice del film, Gale Anne Hurd, ha recentemente spiegato su Twitter perché la scena non venne inserita nel film diretto da James Cameron (che nell'1985, l'anno dopo di uscita della pellicola, sarebbe diventato suo marito fino al divorzio avvenuto nel 1989).
Il finanziatore di The Terminator, John Daly di Hemdale Films, aveva un accordo di distribuzione con Orion Pictures ma non aveva ancora realizzato un successo (situazione poi cambiata con il nostro film e Platoon). Hanno insistito affinché usassimo amici finanziatori anziché attori in questa scena, il che l'ha rovinata per noi. ... Sono stati pagati come attori, tramite il Taft Hartley Act. Credo che abbia insistito affinché fossero nel film perché ai finanziatori era stato promesso un rendimento sul loro investimento e ancora non ne avevano ricevuto uno. Daly non ha mai creduto che il film sarebbe stato un successo. Terminator costò $6.4 milioni che all'epoca ci sembrava una cifra incredibile!
Terminator incassò poi ben 78 milioni di dollari (cifra non aggiornata all'inflazione) decretando l'ascesa al successo sia di James Cameron che di Arnold Schwarzenegger.
FONTE: Twitter