James Cameron spiega perché Terminator - Destino oscuro era "un fallimento in partenza"

Il regista dei film originali apprezza l'ultimo capitolo, da lui prodotto nel 2019, ma ha ben chiaro perché si è rivelato un sonoro flop

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Recentemente, James Cameron ha concesso un'intervista al magazine Empire dove, oltre a parlare del futuro della saga di Terminator, ha commentato il flop dell'ultimo capitolo arrivato al cinema, Destino oscuro, da lui prodotto nel 2019. Il regista inizia con un apprezzamento di Rev-9, il cyborg interpretato da Gabriel Luna: “Penso che sia veramente figo, buono come tutto ciò che abbiamo fatto all'epoca [dei primi due film].

Parlando poi dell'insuccesso dell'operazione, rivendica:

Il nostro problema non era che il film non funzionasse, ma che la gente non si è presentata [in sala]. L'ho detto molte volte a Tim Miller [regista]: "Ho silurato quel film prima ancora di aver scritto una parola o girato qualcosa".

Cameron sostiene infatti di aver puntato troppo sull'idea di realizzare un sequel diretto di Terminator 2 e sul conseguente ritorno di Arnold Schwarzenegger e Linda Hamilton, che oggi dubita fosse quello che il pubblico voleva:

Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Abbiamo realizzato un sequel legittimo di un film visto quando uscì da persone che ora sono tutte morte, in pensione, disabili o affette da demenza. Era un fallimento in partenza. Non c'era nulla nel film per un nuovo pubblico. Nonostante avessimo fatto male i conti con Destino Oscuro, penso che il film sia molto buono. Continuo a pensare che i miei due siano i migliori, ma lo metto al terzo posto.

Trovate tutte le informazioni su Terminator - Destino oscuro nella nostra scheda. Ricordiamo che la saga è recentemente proseguita sul piccolo schermo, con la serie animata Terminator Zero, disponibile su Netflix. Qui trovate la nostra recensione.

Fonte / Empire
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