Tenet: la nostra descrizione del dietro le quinte proiettato prima di Inception!
Inception è tornato al cinema dopo 10 anni e, insieme alla proiezione, abbiamo potuto vedere un esclusivo dietro le quinte di Tenet.
Abbiamo avuto modo di assistere alla proiezione e vi riportiamo di seguito un riassunto delle informazioni principali contenute all’interno della clip.
Il dietro le quinte offerto dalla proiezione di Inception è invece… un vero e proprio dietro le quinte.
Robert Pattinson spiega che Tenet ha la cornice narrativa di un film di avventura, ma è in realtà un thriller molto rischioso per via della trama non di certo convenzionale. Interviene quindi Nolan spiegando che ha scelto di fare una storia di spionaggio basandosi sul concetto di entropia invertita. I viaggi nel tempo al contrario sono stati una grande sfida produttiva. Nolan sottolinea come l’intera idea del tempo presentata nel film sia totalmente cinematografica e per questo motivo invita a vedere il film sul grande schermo per poterlo vivere nella maniera più immersiva possibile.
È chiaro, da questa sottolineatura, come probabilmente il film rifletterà, con uno strato di significato più profondo, sulla manipolazione del tempo in sequenza lineare da parte dei media audiovisivi. Un discorso già intrapreso con Memento e, come scrivevamo recentemente, in Inception.
Interviene quindi John David Washington. Il suo personaggio è chiamato semplicemente "protagonista". L'attore è invece presentato come una vera e propria rivelazione del film. Gran parte del dietro le quinte è montato ad hoc per lodare la sua performance. Washington sostiene di avere dovuto comprendere molte leggi della fisica per prepararsi al ruolo e soprattutto di aver dovuto affrontare lunghi e durissimi allenamenti.
Il training che vediamo è decisamente affascinante. I combattimenti sono coreografati per sembrare eseguiti al contrario. Gli attori hanno dovuto eseguire più volte gli stessi movimenti in avanti e al contrario. Durante il trailer di Tenet abbiamo potuto vedere una breve inquadratura in cui il personaggio di Washington si trova in un laboratorio insieme a quello interpretato da Elizabeth Debicki. Indossa un guanto, apre un cassetto contenente degli ingranaggi e li prende attirandoli a sé.
Grazie al dietro le quinte abbiamo scoperto che la scena è stata eseguita dal vivo, senza l’uso della CGI, ma con effetti speciali pratici (probabilmente un magnete all’interno del guanto?). L’effetto è riuscitissimo. Nolan ha insistito perché tutto fosse fatto in maniera realistica, e John David Washington ha accettato la sfida eseguendo quanti più stunt possibili. Lo vediamo mentre è attaccato in cima a un camion in corsa e mentre guida nell’inseguimento sin autostrada, già visto nel trailer. “È stata dura” ammette l’attore alla fine del segmento.
Tutto è fatto senza green screen, e il concetto viene ribadito più volte. La complessità è alta, soprattutto per la scena dello schianto aereo in aeroporto (lo vedremo a breve). Kenneth Branagh e il resto del cast tessono le lodi del regista. Se queste scene sono possibili è perchè Nolan è instancabile e sempre presente sul set, in qualsiasi condizione meteo. “Non ci sono scuse” dice Pattinson ridendo.
Il film è girato in IMAX, un formato che dà valore al tutto. La produttrice Emma Thomas sottolinea come l’approccio con questo tipo di cineprese sia stato graduale fino a diventare un vero e proprio marchio di fabbrica. In particolare il formato “premium” permette di apprezzare al meglio la portata spettacolare del film. La storia ha infatti un respiro globale, si passa dalle bellezze di Amalfi ai monsoni dell’India. Ancora alcuni esempi della difficoltà della produzione: è stato riempito di comparse un teatro ucraino (e il colpo d’occhio è ben diverso da quello ottenuto replicando digitalmente il pubblico), è stato chiuso un tratto di autostrada lungo 8 km per 3 settimane. Per gli attori quel set aveva un’atmosfera surreale, potendo infatti camminare indisturbati su una strada altrimenti affollatissima. Vediamo parte dell’inseguimento e le esplosioni, ovviamente, inutile dirlo, tutte riprodotte sul set.
Infine il dietro le quinte si sofferma sul pezzo forte: lo schianto dell’aereo nell’hangar di un aeroporto. La scena era incredibile sulla sceneggiatura, ma aveva creato molti grattacapi a Nolan per capire come poterla portare su schermo. Ha deciso di "semplificare" il tutto facendo schiantare veramente un aereo. La sequenza è girata in un vero aeroporto, non in un set a parte. La preparazione è stata quindi millimetrica, il tempo per girare era infatti limitato e le misure di sicurezza dovevano essere perfette. Tutto il cast assicura che è stato incredibile girarla e che sarà ancora più spettacolare al cinema.
Questo backstage di Tenet è molto restio a svelare nuove scene e i dettagli di trama. È probabile quindi che andremo al cinema senza sapere o avere visto molto di più di quello che sappiamo ora. Eppure, dal dietro le quinte che abbiamo visto si può intuire un’atmosfera di grande entusiasmo sul set e una grande cura, non ché impegno produttivo, per confezionare un prodotto d’intrattenimento di altissima qualità.
Quanto attendete Tenet? Fatecelo sapere nei commenti.